Rendere il paesaggio accessibile rappresenta una delle azioni primarie per permetterne la fruizione, favorirne il riconoscimento e garantire la possibilità che si costruisca affezione tra il territorio e la popolazione che lo abita. Questa considerazione, piuttosto elementare, non è così scontata nel caso delle infrastrutture fluviali che, per una serie di ragioni troppo lunghe da esporre, risultano frequentemente marginalizzate, rese inaccessibili, confermandosi come spazi inospitali e non particolarmente attrattivi, pur essendo spesso ricchi di potenzialità.
È il caso del fiume Bykovka a Zhukovsky (poco lontano da Mosca, Russia), dove migliorare l’accessibilità della riva, dando vita a un parco esteso lungo il lungofiume, ha permesso di restituire alla città un luogo dinamico, frequentato e amato dalla popolazione. La realizzazione, infatti, ha invertito il rapporto tra una densa area residenziale e il fiume trasformando ciò che era uno spazio marginale, che si configurava come parte posteriore del quartiere, in un nuovo fronte aperto sull’acqua.
Questo obiettivo è stato raggiunto a partire da una operazione di infrastrutturazione della sponda del fiume che, invece di procedere mediante un processo esteso di arginatura e artificializzazione, ha seguito un principio di adattamento alle condizioni del sito. Ciò avviene tramite la determinazione di una sequenza di punti di appoggio che permettono di sostenere un sistema di passerelle che si sovrappongono al rilievo naturale, particolarmente scosceso e irregolare perché caratterizzato da frequenti anse caratterizzate da ambienti paludosi, tramite un sistema continuo. Il risultato è un percorso dinamico che si confronta con i caratteri del sito e una offre una alternanza tra spazi di percorrenza e ambiti di sosta, perlopiù costituiti da piattaforme affacciate sull’acqua destinate a ospitare persone e funzioni.
L’infrastruttura risolve così i dislivelli e la diversa disponibilità di spazio permettendo la costruzione di un percorso che diventa la spina dorsale di un parco inclusivo, adatto a persone di tutte le età, percorribile a piedi, in bicicletta oppure con passeggini e carrozzine.
L’insieme è suddiviso in due principali aree funzionali. La prima, più dinamica, corrisponde a un’area per il passeggio dei cani, agli affacci da cui poter praticare la pesca e include un parco giochi e un’area centrale per gli eventi. La seconda, maggiormente indirizzata ad attività di riposo e all’osservazione della natura offre una lunga passeggiata che si estende tra le aree paludose, gli alberi, intercalando una serie di affacci panoramici su palafitte e aree di sosta.
Il progetto è particolarmente esemplificativo della filosofia progettuale che caratterizza il lavoro di Basis Architectural Bureau, che pone al centro del processo creativo il contesto di progetto come insieme da esplorare per ricostruirne l’identità e rimetterla al centro del processo di trasformazione, enfatizzandone le potenzialità inespresse, trovando e facendo rivivere le qualità latenti, i caratteri e i materiali esistenti del paesaggio attribuendovi nuovi significati.
A tale filosofia si ispirano anche il linguaggio e le scelte materiche che caratterizzano l’intervento ispirati da minimalismo ed essenzialità. Le strutture sono realizzate in acciaio, in modo da garantire solidità e durevolezza, mentre le pavimentazioni sono in pietra e legno di pino, essenza caratterizzante e particolarmente disponibile nella regione. Tale combinazione si fonde delicatamente con l’ambiente naturale armonizzandosi con l’ambiente. Risulta un insieme equilibrato, senza eccessi, in cui l’architettura sembra fare da naturale complemento a un insieme naturale particolarmente caratterizzato contribuendo alla cura dell’insieme che
permette di riconoscere il paesaggio.
di Andrea Oldani, Politecnico di Milano (da YouBuild n. 24)
LA SCHEDA
Nome: New Embankment in Zhukovsky
Luogo: Zhukovsky, Moscow region, Russia
Anno Completamento: 2019
Committente: Ministry of landscape and public space development of Moscow region
Progettisti: Basis Architectural Bureau (Ivan Okhapkin con Ksenia Scherbina, Alena Zakharova, Svetlana Podoplelova)
Fotografie di: Ilya Ivanov