Quattro progetti di nuove architetture nel mondo selezionati dalla redazione di YouBuild: dalla città di Spa nelle Ardenne a Milano, da Laka (Polonia) a Parigi.
Le chant des étoiles: un fuoco sotto le stelle
Una capanna in legno e vetro, aperta sul cielo notturno, sposa bioedilizia e stile nordico, per un’esperienza a stretto contatto con la natura
Luogo del benessere per eccellenza, che ha dato il nome a tutti i centri termali del mondo, la città di Spa nelle Ardenne ospita Le chant des étoiles, una capanna in legno e vetro immersa nei boschi secolari delle Hautes Fagnes. Di proprietà di Marion Meurant e Benoit Calozet, la struttura è un bed & breakfast che consente una vera e propria immersione a 360 gradi nella natura.
«Questo tipo di strutture si chiamano tecnicamente zome, dall’unione delle parole “dome” (cupola) e “zonohedron” (zonoedro). Si tratta di una tipologia di edifici che riproducono le geometrie del regno animale, come gli alveari, o vegetale, come le pigne o i girasoli, e sono normalmente realizzati in materiali naturali e riciclabili», racconta la proprietaria. «La particolarità della nostra zome è che è costruita completamente in legno e vetro, quindi aperta, aerea, come una sorta di bolla immersa nella natura».
La struttura è composta da 115 elementi assemblati, 77 doppi vetri, ossatura in legno svedese, rivestimento esterno in abete belga, pavimenti in rovere semimassello belga, e isolamento in lana di roccia di 8 centimetri di spessore. Realizzato secondo i dettami della bioedilizia, la struttura comprende anche un sistema di riscaldamento ecologico e rinnovabile, grazie a una stufa a pellet perfetta per ambienti ben isolati come questo.
«All’inizio utilizzavamo piccoli radiatori elettrici, che, oltre ad essere molto lontani dalla nostra idea di rispetto per l’ambiente, erano obiettivamente molto costosi. La nostra idea iniziale era di installare una stufa a legna, ma ci siamo resi subito conto che dal lato pratico non sarebbe stata l’ideale. La stufa a pellet è il giusto compromesso tra praticità e bellezza della fiamma».
Il modello scelto è Alea di Mcz, caratterizzata da un disegno geometrico molto sobrio che ben si armonizza con le cromie naturali e lo stile nordico del resto della zome. La gestione è semplice e pratica e avviene da un pannello di controllo montato sul top oppure dal telecomando, fornito come optional. Per mantenere ancora più neutro l’impatto ambientale, nella stufa brucia pellet prodotto a meno di 30 chilometri, con scarti di legno vergine provenienti dalle foreste locali.
LA SCHEDA
B&B Le Chant des Étoiles
Luogo: Spa, Belgio
Realizzazione: Didier Rensonnet
Installazione stufa: Cheminée Liegeois
Foto: Barbara Brixhe
Dimensioni: diametro a terra: 4,86 metri; diametro a 100 cm: 5,86 metri; altezza totale: 3,60 metri
Torre Milano
La nuova torre residenziale di 80 metri in costruzione nel capoluogo lombardo apre le porte del primo appartamento campione, con ampie vetrate e area wellness privata
Continuano i lavori di Torre Milano, il nuovo edificio di 80 metri di altezza per 23 piani fuori terra e tetto-terrazza in costruzione in Piazza Carbonari a Milano. Sviluppato da Opm (Impresa Rusconi e Storm.it) e firmato dallo Studio Beretta Associati, il nuovo grattacielo milanese dovrebbe essere pronto entro il 2022.
All’interno circa 105 appartamenti di tagli differenti in classe energetica A e spazi e servizi ad uso esclusivo dei condomini: una zona wellness, accessibile direttamente dall’ascensore condominiale, con palestra e piscina di 20 metri di lunghezza, le cui ampie vetrate si affacciano sul giardino; uno spazio di co-working con terrazzo; una sala feste anch’essa con ampio terrazzo; un’area giochi, il parco condominiale, la zona lounge e svago nella hall e un belvedere al 24esimo piano.
Realizzato al dodicesimo piano di Torre Milano, l’appartamento campione del nuovo progetto residenziale milanese si caratterizza per soffitti alti fino a 4,30 metri e ampie finestre a tutta altezza che consentono alla luce naturale di inondare le stanze. Le terrazze loggiate offrono una vista panoramica sullo skyline milanese, dai grattacieli di Porta Nuova alla Stazione Centrale, dalle torri di CityLife al Duomo.
Totalmente arredato e funzionante, il quadrilocale di 130 metri quadri si compone di cucina con affaccio su una delle due logge, zona pranzo, master bedroom e seconda stanza da letto, cabine armadio a servizio della zona notte; due stanze da bagno, di cui una dotata di doccia sensoriale con hammam, locale lavanderia e due aree studio/lavoro. Opm e Milano Contract District offrono progetti di interior customizzati per ogni singolo appartamento.
Tutte le unità abitative di Torre Milano sono dotate di impianto di ventilazione meccanica controllata (Vmc), che garantisce un costante ricambio di aria pulita e asciutta recuperando il caloredi quella naturalmente espulsa, oltre che sanificata da un innovativo sistema a lampade Uv. Inoltre sono previsti pannelli fotovoltaici e impianto di recupero delle acque per l’irrigazione.
Nell’appartamento campione è inoltre stato installato Alexa, il servizio di interazione vocale di Amazon, che permette di controllare i diversi ambienti della casa con la voce, integrato con la piattaforma MyHome_Up di Bticino, che consente di gestire l’appartamento anche da remoto. Una nuova concezione dell’abitare risultato della collaborazione tra Amazon e Impresa Rusconi, la prima società europea di costruzioni con cui l’azienda americana ha firmato una partnership.
LA SCHEDA
Torre Milano
Luogo: Milano, Italia
Progetto: Opm (Impresa Rusconi e Storm.it) e Studio Beretta Associati
Partner interior design: Milano
Contract District Styling appartamento campione: Beatrice Villata
Interni: cucina Ernestomeda, armadi e cabine armadio Lema, rubinetterie e sanitari Gessi, porte Lualdi, pavimenti Listone Giordano, rivestimenti dei bagni Florim, arredobagno Karol, box doccia Cesana, tappeti G.T.Design, tende Resstende, scala Fontanot, illuminazione Flos
From The Garden House, la casa attorno al giardino
Per poter godere dello spazio verde subito dopo la conclusione della casa e del trasloco, il committente ha deciso di partire dalla realizzazione dell’esterno. Una sfida progettuale che l’architetto Robert Konieczny ha saputo cogliere con successo
Un terreno inattivo trasformato in un’oasi verde con un lago e una strada che conduce alla futura abitazione. Da qui è partito lo studio KWK Promes dell’architetto Robert Konieczny per progettare From The Garden House, edificio residenziale a Laka (Polonia): cominciando dal giardino, già in fase avanzata di realizzazione, l’architetto si è lasciato guidare dalla natura per creare un’abitazione in grado di fondersi armoniosamente con l’esterno.
Il piano terra che ospita il soggiorno forma un continuum con le curve del paesaggio, congiungendosi in un atrio dal taglio morbido che collega il living con il piano superiore. La forma arrotondata separa inoltre il vialetto dal resto del giardino, donando privacy ai residenti. Lungo il perimetro della casa si susseguono ampie vetrate, che consentono l’ingresso della luce naturale e un dialogo costante trainterno ed esterno.
L’edificio accoglie anche ambienti dedicati al benessere e alle passioni del proprietario, tra cui l’arte. Estimatore e collezionista, il committente desiderava infatti uno spazio dove poter esporre le proprie opere: così al piano terra e al primo piano sono stati creati ulteriori ambienti di ampia metratura destinati alle mostre, capaci di ospitare un gran numero di persone. Per proteggere le opere dai raggi nocivi del sole, sono state create grandi persiane sui prospetti sud e ovest, che chiudono anche l’edificio in modo uniforme.
Molto più di una residenza privata, From the Garden House è un progetto destinato alla creazione di un grande complesso residenziale che utilizzerà fonti di energia alternative e che riqualificherà aree di terreno inattivo per creare una nuova urbanistica verde, lontana dal caos spaziale tipico delle periferie.
Per la realizzazione delle facciate esterne è stato utilizzato il cemento grigio, che ben si armonizza con il colore della strada preesistente, in pietra, punto di partenza del progetto. Sia il garage che le porte che si affacciano all’esterno sono state rivestite con il rivestimento polimerico cementizio Microtopping Ideal Work in modo da fondersi perfettamente con le facciate in cemento. Una soluzione utilizzata anche per il rivestimento del pavimento della zona piscina, grazie alle proprietà del materiale di protezione dalla penetrazione dell’acqua e dai sali disgelanti, di resistenza ai raggi Uv e alle sollecitazioni climatiche.
LA SCHEDA
From The Garden House
Luogo: Laka, Polonia
Architetto: KWK Promes – Robert Konieczny
Superficie: 1500 mq
Fotografo: Jakub Certowicz
Creazioni di luce nella nuova Bourse de Commerce di Parigi
La Bourse de Commerce di Parigi si converte in Museo d’arte contemporanea, grazie all’intervento dell’architetto giapponese Tadao Ando. E si illumina con un progetto di lighting design di grande impatto scenografico
Dopo la ristrutturazione guidata da Tadao Ando Architect & Associates, con le agenzie NeM / Niney & Marca Architectes, e Pierre-Antoine Gatier, capo architetto del patrimonio nazionale francese, ha aperto le porte a Parigi la Bourse de Commerce, il nuovo (e terzo) museo della Collezione François Pinault, magnate francese e grande appassionato di arte contemporanea.
Nato sulle vestigia dell’antico hôtel de Soissons, poi divenuto mercato del grano fino al1873 e Borsa di Parigi dal 1889, l’edificio è rinato sotto forma di museo con dieci gallerie espositive, un auditorio da 284 posti e un ristorante stellato con vista su Parigi.
L’architetto giapponese, famoso per la sua estetica minimalista, non ha tradito le aspettative portando a termine un intervento semplice quanto innovativo, inserendo un secondo cilindro in calcestruzzo chiaro, largo 29 metri, all’interno della preesistente struttura a pianta circolare, sormontata da una grande cupola in ferro e vetro, anch’essa rimodernata. L’allestimento completo di interni ed esterni della Bourse è stato invece affidato ai designer francesi Ronan ed Erwan Bouroullec, celebri in tutto il mondo per le loro creazioni e progetti urbani.
Ronan ed Erwan Bouroullec sono gli autori anche del progetto di illuminazione dell’ingresso, della scalinata monumentale e del ristorante della nuova Bourse de Commerce, concepito insieme a Jean-Jacques Aillagon e Martin Bethenod e realizzato da Flos Bespoke.
«Non abbiamo dovuto illuminare gli spazi espositivi ma quelli di passaggio», spiegano i designer. «Le scale e l’androne che sono aree di architettura d’epoca, e il ristorante che è completamente nuovo. Per questo ci siamo concentrati non solo sul disegno della luce per governare il rapporto con ciò che illumina, ma anche sulla presenza scenica delle fonti luminose quando la luce artificiale non c’è: di giorno, nel momento delle visite. Quello che allestisce oggi scale e androne è quindi stato lavorato, progettato, immaginato per essere acceso, ma soprattutto spento».
Sospese al soffitto sopra l’androne, sono protagoniste le Horizontal Light, installazioni luminose a incastro con cinque elementi tubolari di vetro e alluminio, di sei metri l’uno, paralleli tra loro. Ogni cilindro in vetro è stato realizzato in Veneto con la tecnologia del vetro colato: «Non si tratta di un vetro tecnico, ma di un materiale mai uguale a se stesso, inserito in estrusioni di alluminio. Il risultato che volevamo ottenere era preciso ma allo stesso tempo fluttuante e vibrante, proprio come lo spazio che lo accoglie».
Nelle due scalinate ai lati dell’entrata sono allestite invece cinque Vertical Light sospese, collegate tra loro a pentagono, mentre la spettacolare scala C, formata da due scale a chiocciola che si intersecano, è illuminata da tre Vertical Light disposte a triangolo. Qui la monumentalità è garantita dalla luce che segna l’enorme spazio tra soffitto e pianterreno, percorrendolo tutto con i suoi 17 metri di lunghezza.
«Per questi enormi chandelier», spiegano Ronan ed Erwan Bouroullec «abbiamo scelto una lavorazione più precisa per il vetro rispetto a quello delle Horizontal Light. Anche l’alluminio è più delicato e fine: il vetro è stato soffiato con grandissima cura negli stampi ed è protetto dalla griglia di metallo per un effetto conchiglia». La possibilità di muoversi intorno agli chandelier permette di goderne le qualità da più punti di vista.«Osservata da sotto, l’installazione risulta delicata, quasi trasparente ed eterea. Man mano che si sale, la sua presenza fisica decisa si afferma progressivamente».
Le Vertical Light sono state usate anche nel nuovo ristorante all’ultimo piano dell’edificio, mentre i singoli tavoli sono stati allestiti con lampade semplici, che si appoggiano su una base in ferro battuto, e lavorano con una piccola sorgente di luce morbida e ricaricabile.
LA SCHEDA
Bourse de Commerce – Collezione Pinault
Luogo: Parigi, Francia
Progetto: Tadao Ando Architect & Associates, NeM / Niney et Marca Architectes
Anno: 2021
Cliente: Pinault Collection
Designer: Ronan ed Erwan Bouroullec
Illuminazione: Flos Bespoke