Quattro progetti di nuove architetture nel mondo selezionati dalla redazione di YouBuild: da Santa Monica a Amsterdam, dal Brasile al Messico.
Tra arte e natura: la villa di Conner + Perry Architects a Santa Monica
Annidata nel canyon di Santa Monica, la villa progettata da Conner + Perry Architects si adatta perfettamente all’ambiente naturale. Sia per il rivestimento realizzato in legno carbonizzato (Shou Sugi Ban) sia per gli interni che riflettono i materiali del bosco
Gli esperti di architettura organica Kristopher Conner e James Perry sono stati incaricati di progettare una residenza che si adattasse allo stile di vita di una coppia profondamente radicata a Los Angeles. Il risultato è una casa che si fonde nel paesaggio di Santa Monica Canyon, tra le querce e gli eucalipto che circondano la proprietà. Il design include grandi finestre che incorniciano gli alberi, ampi cornicioni sporgenti e pareti esterne in vetro completamente apribili su un cortile centrale. Inoltre, i committenti hanno cercato di riutilizzare il legno di eucalipto raccolto nella proprietà per realizzare mobili da esterno ed elementi chiave della casa, come le grandi porte d’ingresso.
I materiali che rivestono la residenza sono stati selezionati per la loro natura organica, la capacità di invecchiare bene e la compatibilità con il clima: ne sono esempi il legno carbonizzato (Shou Sugi Ban), il rame, l’acciaio ossidato e il cemento.
Allo stesso modo i materiali interni sono stati scelti per riflettere la natura esterna, come il mix di pietra calcarea grigia e rovere francese utilizzato per il pavimento, l’ottone vissuto, gli elementi in acciaio annerito e la grande varietà di marmi e piastrelle presenti, tra cui le piastrelle d’arte di Lubna Chowdhary. In questo modo la casa diventa un contenitore dove gli elementi naturali si confondono con la preziosa collezione d’arte dei committenti.
LA SCHEDA
Rustic Canyon Residence Progetto: Conner + Perry Architects – conner-perry.com
Luogo: Los Angeles, USA
Interior: Olivia Williams Interior Design, Merrell Design Co.
Impresa edile: RAM Development and Construction Company, Inc., Dick Minium Construction
Landscape: Landscape Workspace
Foto: Taiyo Watanabe
Un ufficio che invoglia: la nuova sede Amvest ad Amsterdam
Doppie altezze, tanta luce e servizi integrati sono i plus dell’ultimo progetto di Firm Architects e Rietveld Architects. Ma la nuova sede della società Amvest ad Amsterdam, oltre all’attenzione per il lavoratore, pone come principio base anche i materiali riciclati e la sostenibilità
In questo momento storico dove il lavoro e la vita privata sono sempre più intrecciati, un ufficio diventa più di un insieme di scrivanie e sedie. Più che mai, inizia a emergere l’influenza dell’ambiente di lavoro, che non può essere esclusivamente la propria casa, come molti hanno sperimentato nel periodo di lockdown dovuto al covid-19. Un ambiente ben progettato porta a una maggiore produttività, a un minore assenteismo e a una maggior connessione con l’identità dell’azienda. Questi principi sono alla base del design della nuova sede di Amvest, ad Amsterdam, sia per quanto riguarda l’esterno progettato da Rietveld Architects sia per gli interni realizzati da Firm Architects.
Amvest è una società attiva nella gestione e sviluppo di investimenti per il mercato immobiliare olandese, con un obiettivo per questo progetto: farlo diventare una best practice delle proprie qualità imprenditoriali, e farlo nella capitale, nello specifico in un’ex zona industriale trasformata in una zona residenziale.
Il progetto è tutt’altro che standard. Ogni cosa, infatti, è realizzata su misura: ad esempio il tappeto, prodotto in modo sostenibile, sembra la versione in tessuto di un pavimento di cemento, alludendo alla vecchia fabbrica di calcestruzzo che si trovava sull’area di progetto. Le zone relax, poi, presentano un pavimento in rovere riciclato, a spina di pesce, con uno strato magnetico che esclude la colla e che consente il riutilizzo in futuro. Gli spazi dell’ufficio si aprono su doppie altezze che consentono ai dipendenti di ampliare la vista e incoraggiano l’uso della scala centrale. Anche se è disponibile un ascensore di venti metri quadrati.
Le scrivanie su misura sono regolabili in altezza e tutte situate sullo stesso piano per stimolare l’interazione. Per di più, sono posizionate lungo le finestre a doppia altezza per consentire l’apporto di un’ottimale quantità di luce naturale. All’ultimo piano, infine, panche e tavoli speciali sono integrati nel soffitto e possono essere utilizzati in pochi secondi, premendo un pulsante.
LA SCHEDA
Amvest Office
Committente: Amvest
Progetto: Firm Architects; Rietveld Architects – firmarchitects.com; rietveldarchitects.com
Luogo: Amsterdam, Paesi Bassi
Fine lavori: 2019
Foto: Studio de Nooyer
Ristorante tropicale: Cajuí a San Paolo in Brasile
Cucina vegana e architettura attenta alla sostenibilità. Ecco il mix attrattivo del nuovo locale Cajuí a San Paolo, in Brasile, dove la luce rappresenta l’aspetto più importante. Anche perché la volontà dei progettisti di Vaga era riprodurre l’estetica del Cerrado brasiliano.
I principi essenziali del ristorante Cajuí a San Paolo sono cucina vegana e ingredienti biologici forniti da piccoli produttori di diverse regioni del Brasile (Cajuí è un frutto nativo del Cerrado brasiliano che appartiene alla famiglia degli anacardi). Seguono i principi architettonici: uno spazio progettato con molta luce naturale accessibile a tutti, anche agli animali domestici. Le sfide da affrontare nella ristrutturazione per lo studio Vaga sono state l’inclinazione del sito e la difficile illuminazione dovuta alla trama stretta dell’edificato, che era interamente coperto.
Innanzitutto, lo spazio è stato diviso in due zone da un piccolo volume, contenente il bagno per disabili e il bar, per ottenere un miglioramento logistico e funzionale. Di conseguenza, la circolazione è diventata più fluida e intuitiva, anche grazie alla realizzazione delle nuove scale. Infine, per rendere il ristorante accessibile a tutti, è stata installata una piattaforma mobile elevabile dal livello del marciapiede al livello della prima sala e del bar.
L’interazione tra luce e colore è stata interpretata come una questione basilare durante il processo di progettazione, in modo che illuminazione, tinte e materiali creassero un ambiente che alludesse esteticamente al Cerrado brasiliano. Su questo fronte, il progetto è partito dalla scelta di rimuovere tutto ciò che incupiva l’ambiente e apporre invece una leggera struttura in legno al corpo dell’edificio esistente.
Soprattutto, la copertura traslucida sopra posizionata favorisce l’ingresso di luce naturale che, filtrata attraverso un rivestimento organico in juta, influenza il colore dell’ambiente interno durante le diverse ore del giorno. Sempre con riferimento al terreno del Cerrado, il pavimento è stato realizzato in cemento con pigmentazione rossa, per agire in armonia con la luce e contribuire a trasmettere l’atmosfera desiderata.
Infine, una nota sostenibile: la maggior parte degli scarti generati in cantiere sono stati riutilizzati, sia per il pavimento dell’area di attesa sia per il soffitto di bambù nella parte posteriore del lotto.
LA SCHEDA
CajuТ Restaurant
Progetto: VAGA – vaga.arq.br
Luogo: San Paolo, Brasile
Fine lavori: 2020
Foto: Pedro Napolitano Prata
La scatola bianca: la casa messicana di Wevi Studio
Il candido volume di una nuova casa messicana è stato scavato dallo studio Wewi per generare terrazze e cortili. Ma la dinamicità compositiva si scopre ancor più all’interno, dove due spazi a doppia altezza si intersecano in verticale per creare una diagonale a tripla altezza
La casa progettata da Wewi Studio si trova su un terreno angolare di 160 metri quadri, ma lo schema comunemente utilizzato in questo tipo di lotti è stato invertito. Il posto auto, infatti, è stato pensato sul retro, mentre l’angolo esposto alle due strade non viene chiuso, bensì aperto grazie al giardino, in posizione tale da collegarsi all’adiacente parco esistente, per generare un senso di estensione verde.
Allo stesso modo, vengono miratamente aperte delle brecce nel volume della casa: le parti sottratte alla grande scatola bianca diventano terrazze private e cortili concepiti per incorniciare specifiche viste sul paesaggio. Anche la distribuzione degli spazi interni risponde all’orientamento del lotto. Le strutture di servizio, le scale e la piscina si trovano a ovest, per assorbire il calore del pomeriggio, mentre le camere da letto e le aree comuni sono a est, per ricevere la brezza marina di Puerto Morales.
La semplicità esterna, candida e formalmente pulita, è contrastata da un interno articolato da due doppie altezze che si intersecano in verticale per generare una diagonale a tripla altezza. Il risultato è un ambiente più ampio, dinamico e ventilato. Dove i corridoi con soffitti bassi servono per creare una transizione spaziale che genera un contrasto con la doppia altezza.
Infine, per unificare gli ambienti attraverso il colore è stata utilizzata una gamma limitata di materiali, tra cui pioppo, travertino e il locale chukum, ottenuto dalle radici dell’omonima pianta.
LA SCHEDA
House Nizuc 01
Progetto: WEWI Studio – instagram.com/wewi.studio
Luogo: Puerto Morelos, Messico
Fine lavori: 2019
Foto: Cesar Bejar Studio