Giovedì 4 maggio al via il cantiere per la realizzazione del Nuovo Centro Rugby FIR di Cernusco sul Naviglio (Milano), fortemente voluto dalla Federazione Italiana Rugby che lo realizzerà grazie ai fondi che il PNRR ha destinato ad ogni Federazione Italiana per la progettazione e la realizzazione di un impianto sportivo su territorio nazionale con un budget a fondo perduto.
Proposto dall’architetto Giuseppe De Martino, Direttore Tecnico di Sportium, società dedicata alla progettazione di strutture sportive parte del Gruppo Progetto CMR, il progetto è stato selezionato su un totale di 45 e prevede la realizzazione di un edificio annesso a un campo da rugby regolamentare da utilizzarsi per le competizioni ufficiali e un secondo campo che potrà essere invece utilizzato in fase di allenamento.
Il nuovo edificio è concepito sin dal principio con la finalità di separare atleti e avventori che avranno accessi e percorsi separati grazie a un layout interno volto a garantire il benessere e la sicurezza di tutti. Al piano terreno saranno situati spogliatoi e palestra, mentre il primo piano ospiterà una vera e propria Clubhouse con un punto ristoro, una sala polifunzionale e una terrazza panoramica da cui è possibile guardare le competizioni che si svolgono sul campo regolamentare di 96 x 70 metri e godere del paesaggio circostante. Le ampie vetrate che si aprono verso il campo da gioco sono l’elemento distintivo del progetto, insieme alla marcata orizzontalità dell’intero corpo architettonico che ne favorisce l’inserimento e l’armonizzazione nel contesto naturale.
Il Nuovo Centro Rugby – FIR di Cernusco sul Navigli occuperà una superficie complessiva di circa 1300 metri quadrati, di cui 400 metri quadrati di terrazza al piano primo, e sarà realizzato secondo i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica, costituito da un involucro con buone prestazioni termiche, alimentato ad energia rinnovabile e dotato di impianti tecnologicamente avanzati. L’obiettivo è quello di realizzare un edificio NZEB, Nearly Zero Energy Building, ovvero un’architettura ad elevata efficienza energetica, il cui funzionamento complessivo richiederà il consumo di una quantità di energia davvero minima.