Lo spazio rigenerante AirBubble è il primo giardino sanitario biotecnologico al mondo che combina colture di alghe purificatrici dell’aria con piante medicinali. Con questo progetto, ecoLogicStudio segna un nuovo sviluppo nel cammino di ricerca a lungo termine sul benessere urbano. La società di innovazione del design, che ha sedi a Londra e Torino, completa così la terza replica del concetto di design AirBubble.
Un nuovo concept per il luogo di lavoro
Il progetto introduce un nuovo concetto spaziale che bilancia lavoro, salute mentale e fisica, relax e interazione tra dipendenti di diversi dipartimenti. Inoltre, offre un’esperienza multisensoriale arricchita dal gorgoglio dell’ossigeno e dai profumi di erbe e fiori freschi.
Situato a Nyon (Svizzera), nell’area verde che circonda l’edificio della fabbrica, il progetto fa parte di una visione più ampia denominata AirCampus. Include il nuovo spazio riparativo AirBubble; l’AirOffice: ossia uno spazio di lavoro interno simbiotico che combina giardinaggio avanzato e filtrazione dell’aria; e il recente AIReactor, il purificatore d’aria desktop biotecnologico.
La salute nel lavoro
AirCampus è concepito come una soluzione architettonica pionieristica per la salute e il benessere sul posto di lavoro, dagli spazi interni a quelli esterni e dalla salute fisica a quella mentale. In quanto progetto di innovazione del biodesign, lo spazio ristorativo AirBubble è un sistema architettonico replicabile e scalabile.
Può essere infatti installato in qualsiasi ambiente di lavoro a livello globale. Il progetto porta a Nyon una nuova prospettiva sul rapporto tra luogo di lavoro e progettazione del paesaggio. Reinventa effettivamente il modello dell’orto botanico preindustriale e supera quello dell’odierna industria sanitaria.
La tecnologia PhotoSynthetica
Lo spazio restaurativo AirBubble integra la tecnologia PhotoSynthetica sviluppata da ecoLogicStudio dal 2018 all’interno dell’omonimo consorzio accademico.
A partire dal 2021, ecoLogicStudio ha iniziato a esplorare concretamente come integrare i sistemi biotecnologici nell’architettura, negli interni e nella progettazione del paesaggio. L’obiettivo è quindi coinvolgere gli utenti nelle varie fasi del processo di purificazione dell’aria.
Evidenziandone poi i benefici per la salute umana, il benessere negli spazi privati e lavorativi e creando nuove aree verdi all’interno degli stabilimenti produttivi.
La distribuzione degli spazi
Lo spazio riparativo AirBubble è composto da una struttura cilindrica in legno alta 6 metri collegata su tre livelli, avvolta in una membrana Etfe, posta sulla cima di un rilievo paesaggistico. La sezione centrale della struttura in legno ospita 36 grandi bioreattori in vetro borosilicato.
Questi contengono 350 litri di colture vive di alga verde Chlorella in grado di filtrare un flusso di aria inquinata di 150 litri/minuto. Mentre il mezzo liquido lava le particelle, le alghe inglobano attivamente le molecole inquinanti e l’anidride carbonica per poi rilasciare ossigeno fresco e pulito.
Il processo di filtraggio è potenziato dalla morfologia architettonica dello spazio risanante AirBubble. La membrana del tetto conico rovesciato poi stimola ulteriormente il ricircolo dell’aria e la ventilazione naturale.
Area di vero relax
Il suono bianco creato dal gorgoglio del sistema di giardinaggio delle alghe inoltre maschera il rumore della banchina di carico dei camion. Si crea così un’atmosfera rilassante, ideale per alleviare lo stress della mente e del corpo.
Inoltre, la biomassa raccolta può essere incorporata nel menu della mensa sotto forma di bevande alle alghe e di pane proteico vegetale. Oppure utilizzata come fertilizzante per il prato selvatico e per il set di 47 piante medicinali disposte concentricamente attorno alla zona salotto centrale.
Acqua dal cielo
I visitatori si muovono su una superficie di gomma – composta da un mix di particelle di verde chiaro e scuro, e sfumature di marrone – che conduce ad un’ampia area salotto su due livelli. Due sinuose lastre di metallo corten, scelte dagli architetti per le sue proprietà di resistenza agli agenti atmosferici, creano una scultura centrale a forma di petalo.
Su questa la membrana del tetto converge in un piccolo giardino di acqua piovana. Un secondo elemento in corten infine evidenzia il perimetro dove, sulla superficie gommata, sono fissate 11 sedute in sughero.
I sedili sono realizzati con trucioli di sughero che sono stati inumiditi per rilasciare una resina naturale. Hanno quindi formato diversi blocchi di sughero marrone scuro che sono stati poi tagliati a Cnc in morfologie più morbide.
Niente sprechi
Progettata per un impatto più leggero al suolo, la struttura in legno è ancorata con 26 viti a terra. Evitando quindi l’uso di pali di cemento o blocchi di pilastri, questa soluzione strutturale non disturba il paesaggio ed è completamente reversibile.
Inoltre, implementando piante locali che crescono secondo la stagione e integrando la raccolta dell’acqua piovana, lo spazio rigenerante AirBubble non utilizza l’acqua di irrigazione preservando così le risorse naturali.
Il giardino medicale
Lo spazio rigenerante AirBubble è inoltre circondato da un giardino medicinale composto da 47 fioriere. Più vicino alla struttura principale ci sono quattro tipi di piante a fioritura autunnale e invernale: Alchemilla vulgaris, Iberis sempervirens, Camellia japonica, Helleborus.
Allontanandosi dal centro, sono distribuite 16 specie che fioriscono in primavera ed estate tra cui piante officinali comuni: Salvia officinalis, Thymus vulgaris, Melissa officinalis, Mentha piperita, e piante con proprietà più specifiche: Pulmonaria officinalis, tradizionalmente utilizzata per curare i disturbi legati al sistema respiratorio, Nepeta cataria, con proprietà medicinali legate al benessere mentale e al sollievo dallo stress.
Monitoraggio costante
Il progetto prevede un sistema di monitoraggio che integra sensori dell’inquinamento atmosferico urbano e misura l’indice di qualità dell’aria per sei inquinanti principali: particolato fine Pm2,5 e Pm10, ozono troposferico (O3), biossido di azoto (No2), biossido di zolfo (So2) e Monossido di carbonio (Co). AirBubble è in grado di assorbire il 97% dell’azoto e il 75% del particolato presente nell’aria.
Lo spazio rigenerante AirBubble fa parte di un progetto più ampio di sensibilizzazione sull’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana. I capitoli precedenti di questo impegno sono il parco giochi AirBubble a Varsavia, l’eco-macchina gonfiabile per la purificazione dell’aria AirBubble installata al Cop26, Cop27 e il Saudi Design Festival e l’AirLab presentati a Londra.
Marco Poletto | Co-founder ecoLogicStudio
Abbiamo ricercato le origini della produzione farmaceutica studiando il giardino medicinale di Padova in Italia, dove venivano coltivate essenze e piante medicinali come parte di un parco comunitario.
Abbiamo poi tradotto questo concetto nell’era biodigitale, dove le sostanze possono ancora una volta essere coltivate nella sfera pubblica.