L’aeroporto di Trieste fa un salto di qualità grazie all’intervento di Lombardini22 e il suo gruppo dedicato a physical branding e communication design, Fud. La nuova infrastruttura comprende una fermata ferroviaria, un’autostazione per bus e pullman, un nuovo parcheggio multipiano. Tutto collegato da una passerella sopraelevata lunga 425 metri.
Una linea che si perde nell’orizzonte, sospesa a 6 metri di altezza. Il segno netto si percepisce per la sua decisa orizzontalità, che si confonde con l’orizzonte e il cielo. Anche per i colori usati, tendenti al blu e all’azzurro. Così si presenta la nuova passerella pedonale dell’Aeroporto di Trieste: un elemento forte, ma che si distende in modo naturale sul territorio. Il ritmo di pieni e vuoti dei listelli verticali alleggerisce la grande trave reticolare, così come i pilastri sottili e obliqui, che riprendono l’elemento modulare della «A» stilizzata, nuova icona simbolo del Trieste Airport. La passerella sopraelevata collega allo scalo aeroportuale la nuova fermata della rete ferroviaria nazionale, denominata Trieste Airport, oltre che una stazione bus capace di ospitare 17 stalli di sosta, un parcheggio multipiano da 500 posti auto e uno scoperto da mille. Identità e connessione sono le parole chiave del progetto: il polo intermodale è diventato una realtà e il Trieste Airport è il primo aeroporto in Italia a disporre, in un così ristretto spazio, di tutti i sistemi di trasporto integrati tra loro.
Un portale moderno per un aeroporto moderno
L’impatto visivo della passerella è bilanciato dal nuovo ingresso all’aeroporto, segnato da una grande trave e 16 pilastri, tutti elementi colorati di blu. La scelta cromatica connette gli ambienti interni con l’esterno, così da divenire nuovo simbolo dell’aeroporto e veicolo privilegiato per il messaggio visivo di richiamo e benvenuto alla struttura: il colore e gli elementi tipici di un portale, orizzontali e verticali, rendono infatti riconoscibile l’ingresso anche alla distanza. Il blu connette gli ambienti e gli importanti interventi di ammodernamento, che hanno riguardato sia le aree esterne sia quelle interne: dalla facciata alle hall, dagli spazi di attesa ai ristoranti, dai gate d’imbarco alla zona arrivi.
Un insieme di realizzazioni finalizzate a trasformare il terminal in un’infrastruttura moderna, capace di accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo imposti dalla regione Friuli Venezia Giulia. La nuova pensilina della facciata dell’aeroporto si basa sempre su una forte coerenza con l’immagine generale del sito: l’obiettivo è rendere iconica e facilmente identificabile la struttura principale dell’aeroporto e inquadrare fin da subito l’ingresso, il cui impatto è aumentato dalla grande scritta Trieste Airport disegnata sulla superficie del prospetto.
Il blu del mare di Trieste
La cromia e la segnaletica sono parte integrante del progetto, perché la loro presenza, diffusissima all’interno della struttura, accresce l’identità unitaria dell’aeroporto e si pone come obiettivo la semplificazione dell’esperienza dei passeggeri: il progetto di Fud di segnaletica orienta e informa attraverso una comunicazione chiara e intuitiva, oltre che piacevole e contemporanea.
Fud ha, infatti, riprogettato l’intero sistema di comunicazione visiva coordinata, che diventa una parte significativa della riqualificazione dell’aeroporto. Logo, segnaletica, scelta cromatica: il progetto si basa sull’identità del luogo, con l’obiettivo di semplificare l’esperienza dei passeggeri. L’aeroporto di Trieste, che da decenni programmava di conquistare una nuova identità riconoscibile e un modo di comunicare smart e internazionale, si è trasformato meritatamente nell’aeroporto del Friuli Venezia Giulia.