Apre oggi, venerdì 23 settembre la mostra “The future is a journey to the past: stories about sustainability” a cura di MCA Mario Cucinella Architects, allestita presso la scuola di architettura Architectural Association of London.
L’esposizione si presenta come una riscoperta delle ragioni profonde del perduto rapporto tra l’uomo e il pianeta e della sua capacità adattiva e costruttiva. «Da dove viene la nostra capacità di sopravvivere? Piante e animali hanno lo stesso istinto. La natura ha creato un sistema, un ecosistema, con forme e colori meravigliosi e una biodiversità incredibile. Abbiamo in parte perso tutto questo, generando un cambiamento irreversibile nel nostro pianeta. La domanda è se possiamo continuare a vivere in questo modo, o se dovremmo prendere solo ciò che è buono, buttando via il resto, così da poter iniziare una nuova era», dichiara Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo di MCA Mario Cucinella Architects.
Il racconto viene portato in scena attraverso una timeline che riveste una quinta ellissoidale e che accompagna il visitatore in un viaggio in cui passato e futuro convergono per una nuova idea di pensiero ecologico. Diversi i livelli di lettura della timeline:
– opere ed eventi culturali, che hanno espresso lo spirito della propria epoca e testimoniato l’evoluzione del pensiero sulla sostenibilità, dalle primordiali architetture della natura quali termitai e alveari agli Step Well, piazze e palazzi scavati dall’uomo nei meandri delle terre indiane;
– eventi storici, che hanno avuto grande impatto sulla società, l’economia e di riflesso sull’ambiente costruito, dalla Rivoluzione Industriale fino ai giorni nostri;
– milestones in campo ambientale, che hanno aperto il dibattito e influenzato gli obiettivi delle agende internazionali, rappresentato visivamente dalla curva delle emissioni di CO2 nel tempo;
– una mappa che evidenzia i luoghi e le architetture raccontati nel libro “Il Futuro è un viaggio nel Passato” di Mario Cucinella, dai pozzi a gradoni dell’India, alle ghiacciaie del deserto iraniano fino all’aerazione naturale degli edifici della città di Hyderabad in Pakistan;
– l’architettura e le innovazioni che hanno avuto impatto nella progettazione, con un piccolo approfondimento su alcuni dei progetti più significativi dello studio Mario Cucinella Architects, attraverso micro-modelli e booklet che escono dalla quinta, e che raccontano un possibile approccio che da una lettura del passato porta ad architetture empatiche con il clima e l’ambiente.
Il percorso è poi arricchito da due focus traversali, sull’architettura vernacolare e sulle innovative scuole di architettura, dal Bauhaus all’Architectural Association di Londra, promotrici di un pensiero innovatore e in armonia con l’ambiente.
La mostra resterà aperta fino al 29 ottobre 2022.