Somec, ricavi in crescita del 51,9% e utile consolidato

Somec continua a crescere. La società trevigiana quotata su Aim Italia, specializzata in grandi progetti architettonici chiavi in mano in ambito navale e civile, non rallenta il suo business ed è consapevole di godere di una posizione di privilegio nel difficile contesto che oggi si va delineando. Grazie soprattutto alla strategia di diversificazione condotta. Lo sottolinea Oscar Marchetto, presidente di Somec Spa: «Lo scenario che si delinea ci impone di guardare avanti con proattività, coraggio e ottimismo rimanendo fedeli alla natura resiliente e ingegnosa che caratterizza le nostre radici e preservando la nostra flessibilità, particolarmente necessaria in questi sfidanti contesti di mercato».

«L’anno fiscale 2019 è stato per tutti noi ricco di soddisfazioni sotto ogni punto di vista», continua Marchetto. «Ha confermato il trend di crescita che caratterizza la nostra società ormai da anni, beneficiando di un’ulteriore accelerazione già a partire dal primo semestre, con particolare evidenza sulla divisione Landscape in Usa. Tutte le nostre aree di business sono cresciute organicamente ed è proseguita parallelamente la strategia di crescita per acquisizioni. I risultati conseguiti ci riempiono di stimoli per un maggiore impegno e una maggiore focalizzazione sugli obbiettivi aziendali futuri che sappiamo passare attraverso un 2020 che si prefigura estremamente ricco di sfide ma anche di opportunità».

 

Incremento a doppia cifra

Nel Progetto di Bilancio relativo all’esercizio 2019, esaminato e approvato dal Consiglio di Amministrazione di Somec Spa, risultano in evidenza i ricavi a quota 251,4 milioni di euro con un aumento del 51,9% sul 2018, in miglioramento sia per la divisione navale (+35,7% a 158,5 mln) ma soprattutto per quella civile (+90,4% a 92,9 mln). In crescita anche l’Ebitda a 24,4 milioni (+27,7%), mentre l’Ebitda margin si attesta al 9,7% rispetto all’11,6% del 2018, flessione dovuta all’aumento dell’incidenza della divisione civile caratterizzata da una redditività strutturalmente più bassa rispetto alla divisione navale e da costi operativi di set up non ordinari (sempre in ambito civile), necessari a supportare la rapida crescita del volume d’affari i cui ritorni economici si vedranno realisticamente negli esercizi successivi. Tali costi non ordinari impattano anche sull’utile consolidato, comunque stabile a 8,6 milioni di euro (8,9 nel 2018). Inoltre, è stato proposto un dividendo di 0,50 euro per azione, mentre proseguono le attività per il passaggio su MTA.

 

Scenario futuro

«Il modello di business del gruppo opera su orizzonti temporali che superano i due anni di visibilità grazie alla qualità e alla struttura del backlog», spiega il presidente Oscar Marchetto. «Le analisi di sensitività condotte sui diversi scenari rassicurano: gli ordini in portafoglio nel 2020 e 2021, costituiti da navi che sono già in cantiere o in avanzato stato di costruzione e provvisti di relativa copertura finanziaria, garantiscono al gruppo una visibilità sui relativi flussi finanziari con un orizzonte temporale di almeno due anni. Inoltre, la strategia di diversificazione delle aree di business avviata nel passato si è dimostrata corretta: si tratta di divisioni caratterizzate da decorrelazione e controciclità di una divisione rispetto all’altra, che operano in contesti con dinamiche di mercato completamente differenti, ma sono accomunate da un medesimo modello di business “cash generative”. A questo si aggiunge la forte connessione della divisione Landscape con le misure di stimolo per l’economia nazionale degli Stati Uniti, importanti in questa fase di mercato. Ricordiamo, infatti, che Fabbrica (divisione specializzata in facciate architettoniche e in interior design) opera nel settore degli edifici governativi e istituzionali».

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