Un rifugio en la viña

di Giacomo Casarin

Una linea attraversa il foglio. Una traccia semplice, che fa da spina dorsale per altri segni secondari. La linea centrale diventa poi una sagoma allungata, mentre i segni puntuali si articolano in spazi, ognuno dedicato a un ambiente della casa che si va formando.

casa vigna
Concept di progetto

 

Alla fine, quella linea si concretizza in un lungo guscio di cemento che racchiude un living e si interseca con scatole in legno di pino, stanze proiettate verso il panorama esterno cosparso di piante e viti. Nasce così il progetto del rifugio nella vigna di Ramon Esteve, ispirato alla tradizionale tipologia di alloggi rurali con tetto a due falde, ma caratterizzato da un nuovo concetto di spazio.

Schizzo assonometrico di progetto
prospetto casa vigna
Prospetto della casa nella vigna. ©spendinmagazine

 

Paesaggio spagnolo

Situata nel comune di Fontanars, vicino Valencia, la casa ricerca la massima integrazione paesaggistica tanto che, nella sua posizione al confine tra i vigneti e una pineta, riesce quasi a dissolversi e scomparire nella vegetazione. Per rimanere coerente con l’ambiente, il progetto si sviluppa su un solo piano e i materiali scelti sfumano nei colori della natura circostante.

 

Refugio en la Viña di Ramon Esteve
Il progetto del Refugio en la Viña di Ramon Esteve, ispirato alla tradizionale tipologia di alloggi rurali con tetto a due falde. ©spendinmagazine
portico casa vigna
Un grande portico completa il progetto e offre una zona di riposo che affaccia sul paesaggio rurale. ©spendinmagazine

 

Le stanze di legno di pino termotrattato si staccano visivamente dal calcestruzzo bianco del volume centrale che, a dispetto del materiale utilizzato, riprende la forma a doppia falda di una casa rurale tradizionale. L’accesso all’area di progetto è costituito da un percorso che attraversa una zona piena di ulivi. Sullo sfondo si può vedere la casa, nascosta tra gruppi di cipressi, pioppi e pini, dove si può scorgere l’ingresso dell’abitazione collocato in una delle scatole lignee.

 

Spazi aperti

Caratterizzato da un grande camino, lo spazio centrale in calcestruzzo costituisce una zona comune fluida alla quale sono rivolte il resto delle stanze. Un grande portico su una delle estremità dell’edificio completa il progetto e offre una zona di riposo che affaccia sul paesaggio rurale. Da una lato c’è la pineta, dall’altro i vigneti. E quando la casa non è abitata, sia le scatole che i portici possono essere chiusi totalmente.

 

architetto Ramon Esteve casa
L’architetto Ramon Esteve all’interno di una camera da letto della casa. ©spendinmagazine

 

Dal punto di vista ambientale, il rifugio segue le linee guida di una casa passiva: dispone di mezzi adeguati per sfruttare fonti rinnovabili attraverso l’uso di pannelli solari e la fornitura di energia da biomassa, oltre a raccogliere e stoccare l’acqua piovana. Il risparmio energetico è ottimizzato grazie ai materiali utilizzati e all’isolamento termico della lana di roccia ad alte prestazioni. Infine, anche l’impianto di illuminazione è energeticamente efficiente grazie a un sistema di controllo che ottimizza l’uso della luce naturale.

 

Gli interni

Gli spazi interni sono regolati dal modulo delle tavole larghe 20 centimetri che compongono le scatole di legno e dalle tracce di ugual misura delle cassaforme utilizzate per le parti in cemento. La casa è arredata con elementi progettati da Esteve alternati ad altri dal forte design, tra cui la maniglia Total di Olivari disegnata da Rodolfo Dordoni.

 

interni casa
Gli spazi interni sono regolati dal modulo delle tavole larghe 20 centimetri che compongono le scatole di legno e dalle tracce di ugual misura delle cassaforme utilizzate per le parti in cemento. ©spendinmagazine
porta interna casa
Una porta interna con maniglia Total di Olivari disegnata da Rodolfo Dordoni. ©spendinmagazine

 

Una maniglia geometrica, spigolosa, al limite dell’essenziale, caratterizzata da un’innovativa tecnologia che rende possibile l’assoluta assenza della rosetta, integrata all’interno di un unico blocco. Diventa così un tutt’uno il solido di raccordo tra porta e leva, la quale consiste in un semplice e sottile parallelepipedo simile a un nastro.

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