Dal Pnrr un’opportunità storica per modernizzare il patrimonio Erp italiano

*Supercondominio di via Mar Nero Nikolajevka, Baggio, Milano

L’efficientamento energetico del patrimonio pubblico residenziale in Italia rappresenta una sfida cruciale per ridurre consumi, emissioni e costi, migliorando al contempo la qualità della vita degli inquilini.

Augusto Schieppati | Responsabile Relazioni Istituzionali e Business Development Wegreenit

Oltre il 60% degli edifici Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) risale a prima degli anni ’80, con classi energetiche prevalentemente in fascia G o F. Questa inefficienza si traduce in dispersioni termiche fino al 40% e in costi di gestione elevati, aggravati dalla volatilità dei prezzi energetici.

Nonostante il numero di alloggi Erp in Italia sia paragonabile a quello di altri paesi europei, la gestione appare arretrata e scollegata dalle esigenze di sostenibilità.

Le risorse destinate alla manutenzione e al rinnovo sono insufficienti, mentre le normative regionali e nazionali non considerano gli immobili Erp come un patrimonio da valorizzare con strategie di lungo periodo. Questo porta a un circolo vizioso: scarsa manutenzione, edifici inefficienti e un’offerta abitativa che fatica a rispondere alle nuove esigenze sociali.

Attualmente, 4,2 milioni di persone vivono in alloggi Erp, spesso dotati di impianti obsoleti e privi di sistemi di controllo avanzati.

Il 55% degli immobili non dispone di un adeguato isolamento termico e il 70% utilizza caldaie a gas a bassa efficienza. Gli interventi di riqualificazione potrebbero ridurre i consumi energetici del 30-50%, generando un risparmio economico stimato tra i 2 e i 3 miliardi di euro all’anno.

Oltre ai vantaggi economici, la riqualificazione energetica degli edifici Erp avrebbe un impatto positivo sulla qualità della vita degli inquilini, garantendo ambienti più salubri e confortevoli, riducendo il rischio di povertà energetica e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Unione Europea.

Pnrr e fondi per l’efficienza

Per accelerare la transizione energetica, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) stanzia 1,381 miliardi di euro per l’efficientamento degli Erp pubblici. L’investimento 17 della Missione 7 prevede sovvenzioni fino al 65% dei costi ammissibili, erogate dal Gse, prestiti agevolati fino al 35% tramite Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), garanzie Sace fino all’80% sui finanziamenti bancari.

Queste risorse rappresentano una grande opportunità per i Comuni e gli enti gestori degli alloggi Erp, che potranno accedere ai fondi per modernizzare il proprio patrimonio edilizio e ridurre le spese di gestione nel medio-lungo periodo.

Tuttavia, è necessario che le amministrazioni locali si dotino degli strumenti e delle competenze adeguate a progettare e realizzare gli interventi nei tempi previsti dal Pnrr, evitando ritardi e inefficienze burocratiche.

I criteri di accesso ai fondi

Gli interventi saranno prioritari per edifici situati nei comuni capoluogo o con più di 5.000 abitanti e dovranno garantire un miglioramento dell’efficienza energetica di almeno il 30%, certificato tramite Ape (Attestato di Prestazione Energetica).

Saranno favoriti gli immobili non oggetto di sovvenzioni negli ultimi cinque anni e dotati di impianti di riscaldamento centralizzato o che, a seguito dell’intervento, adotteranno questa soluzione.

Tra gli interventi ammissibili figurano l’isolamento termico di superfici opache e sostituzione degli infissi, l’installazione di impianti fotovoltaici con accumulo e pompe di calore e i sistemi di building automation di classe B o superiore.

Il ruolo chiave delle ESCo e dei contratti Epc

Le Energy Service Company (ESCo) e i contratti di Energy Performance Contracting (Epc) saranno strumenti centrali nella realizzazione degli interventi. Le ESCo finanzieranno i progetti e verranno ripagate attraverso i risparmi generati, garantendo risultati energetici certi. Tra i vantaggi di questa soluzione:

  • nessun esborso iniziale per gli enti pubblici, grazie a sovvenzioni e prestiti;
  • rischio trasferito alle ESCo, responsabili del raggiungimento degli obiettivi;
  • monitoraggio costante delle prestazioni con possibilità di revoca in caso di mancato rispetto dei target.

L’investimento 17 rappresenta un’opportunità storica per modernizzare il patrimonio Erp italiano, con ricadute positive su ambiente, economia e coesione sociale. Tuttavia, permangono criticità da superare: la lentezza delle procedure, la scarsa cultura del partenariato pubblico-privato e la difficoltà nel valorizzare il risparmio energetico come fonte di cofinanziamento.

Il successo della riqualificazione dipenderà dalla capacità di attuare rapidamente le misure previste, trasformando gli edifici pubblici da centri di spreco energetico a modelli di sostenibilità e innovazione.
*Il Supercondominio di via Mar Nero – Nikolajevka, nella zona ovest di Milano (Quartiere Baggio), è il più grande intervento di efficientamento energetico realizzato in ambito residenziale in Lombardia e uno dei principali in Italia.

di Augusto Schieppati
Responsabile Relazioni Istituzionali e Business Development Wegreenit

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