La fioccatura è un processo a cui vengono sottoposti i semi interi di cereali o legumi, quali ad esempio l’orzo, il mais, l’avena, ma anche le fave e la soia.
È costituito da tre fasi principali: un primo riscaldamento a vapore, uno schiacciamento del seme grazie a rulli rotanti e una fase finale di essicazione.
Una lavorazione che favorisce la cottura del seme e che dà la possibilità di produrre mangimi molto più digeribili per varie tipologie di animali.
Tra le realtà lombarde specializzate in questa attività c’è Fava Fiocchi, un’azienda con sede a Pieve d’Olmi, piccolo comune in provincia di Cremona.
Recentemente è stata protagonista di un intervento per ammodernare lo stabilimento, con il completo smontaggio di un elevatore a tazze di grandi dimensioni adibito alla movimentazione verticale dei cereali e al successivo conferimento nei silos per lo stoccaggio.
Eurotecno | Le macchine impegnate ai silos di stoccaggio
La scelta dell’impresa
Le lavorazioni sono state commissionate a Marco Feroldi, titolare dell’omonima impresa unipersonale. Professionista che da oltre 20 anni si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti meccanici speciali nel settore della zootecnica, collaborando con numerosi mangimifici nel territorio di Cremona e provincia.
La scelta del partner è ricaduta su Eurotecno, la società specializzata nel noleggio di mezzi di lavoro aereo per la cantieristica e per l’industria con sede a Castelverde (Cremona). Con Feroldi vanta un rapporto di collaborazione ventennale.
Eurotecno | Magni Rth 5.25 e Rth 6.39 al lavoro
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Parte terminale del braccio di un sollevatore telescopico
Sollevatore telescopico Magni Rth 5.25
Lavoro sinergico dei sollevatori telescopici
Le macchine utilizzate
Per soddisfare le esigenze del cliente, in seguito a un sopralluogo del sito da parte dei tecnici dell’azienda, Eurotecno ha proposto a Marco Feroldi il noleggio di una spider lift Palazzini XtJ52 e di due sollevatori telescopici Magni Rth 5.25 e Rth 6.39.
L’intervento si è svolto senza particolari criticità, con il coinvolgimento di 4 operatori dell’impresa di Marco Feroldi, seguendo nei dettagli il cronoprogramma.
Marco Feroldi | Titolare impresa Feroldi
La direzione di Fava Fiocchi ha espresso la necessità di smontare l’elevatore a tazze presente all’interno dello stabilimento. Un elemento che favorisce la risalita dei cereali dal basso verso l’alto. Poi vengono immagazzinati all’interno dei silos adiacenti.
Successivamente, probabilmente nei prossimi mesi, l’impresa darà il via a una seconda fase di Revamping. Prevederà l’ammodernamento dell’intero impianto. Per questa tipologia di intervento, complice l’altezza importante dell’elevatore e la sua posizione molto particolare, che lo vedeva incastrato tra altre componenti metalliche, abbiamo dovuto fare ricorso ad alcune piattaforme per il sollevamento di materiali e persone.
Il coinvolgimento di Eurotecno
Non abbiamo avuto alcun dubbio nel coinvolgere in questo tipo di lavorazioni Eurotecno. Una realtà che fin dalla nascita della nostra società ci fornisce piattaforme di lavoro aereo di piccole, medie e grandi dimensioni.
Adatte a tutte le nostre attività di manutenzione meccanica all’interno di tutti i mangimifici cui forniamo la nostra collaborazione. In questo caso specifico, le nostre necessità erano molto precise. Dovevamo consentire ai nostri operatori l’accesso in totale sicurezza a un’altezza di lavoro molto rilevante per effettuare le operazioni di smontaggio.
Ma al tempo stesso avevamo la necessità di mantenere ancorate e immobili sia la struttura principale dell’elevatore sia due tubazioni molto ingombranti connesse alla struttura. Questo è il motivo per cui, nell’ottica di realizzare le lavorazioni nel miglior modo possibile e nei tempi previsti, abbiamo optato per l’utilizzo congiunto di ben tre piattaforme di lavoro elevabili.
Fasi iniziali
La prima fase delle lavorazioni ha visto l’utilizzo congiunto dei due sollevatori telescopici da 40 e 25 metri di altezza per ancorare e mantenere in una posizione corretta sia la struttura principale dell’elevatore a tazze che le due tubazioni metalliche, che partivano dall’elevatore stesso e raggiungevano i silos adiacenti.
L’intervento più delicato
Successivamente, grazie allo sbraccio molto importante della spider-lift XtJ52 e alla sua peculiarità di raggiungere un’altezza elevata, i miei tecnici hanno potuto raggiungere in completa sicurezza le aree di lavoro per dare il via alle operazioni di smontaggio.
Prima sono state rimosse e movimentate verso terra grazie al sollevatore Rth 5.25 le due tubazioni, mantenendo saldamente ancorata la struttura dell’elevatore per evitare potenziali crolli, successivamente gli operatori hanno effettuato i tagli e smontato le varie componenti metalliche della struttura, per poi procedere con la movimentazione a terra delle stesse tramite il sollevatore rotativo Rth 6.39.
La macchina con operatore XtJ52 è quella che assicura l’altezza di lavoro più elevata tra le numerose piattaforme ragno presenti nel nostro parco nolo. Ben 52 metri. A ciò si aggiunge uno sbraccio orizzontale massimo di 19 metri.
Abbiamo ritenuto che fosse la soluzione più adatta sia per queste due caratteristiche di altezza e sbraccio. Ma anche per la sua peculiarità di occupare una superficie a terra molto ridotta. È di poco inferiore ai 2 metri, più piccola rispetto ad altre tipologie di piattaforme molto più ingombranti. I due sollevatori telescopici rotativi del brand Magni hanno offerto il supporto alla spider lift.
Macchine per grandi altezza
Per l’ancoraggio e la movimentazione verso terra delle componenti della struttura servivano due macchine che abbinassero sbraccio importante a una portata molto elevata. Queste caratteristiche sono tra i fiori all’occhiello sia del modello Rth 6.39 che dell’Rth 5.25.
Vantano rispettivamente un’altezza massima di sollevamento di 40 e 25 metri, uno sbraccio orizzontale massimo di 27 e 25 metri. E hanno una portata massima di 6 e 5 tonnellate.