Commercial real estate: Italia capofila nella ripresa degli investimenti

Con un volume di investimenti di quasi 10 miliardi, il 2024 del commercial real estate nostrano si è chiuso con un incremento del 47% rispetto al 2023, confermando l’Italia in una posizione di assoluto rilievo tra i principali mercati europei, dove si respira anche per il 2025 un generale ottimismo da parte degli investitori, nonostante una diffusa preoccupazione legata in primis all’instabilità geopolitica che ha caratterizzato gli ultimi mesi.

È lo stato dell’arte incorniciato dall’ultimo Market Outlook di Cbre, leader globale nella consulenza e nei servizi immobiliari, discusso durante l’edizione 2025 di Perspective, appuntamento annuale per investitori, media e addetti ai lavori, giunto alla sua decima edizione.

Il parere degli investitori: fiducia nella ripresa

Oltre agli ottimi numeri del 2024, un altro importante risultato riguarda il 2025 ed emerge dall’ultimo Italian investor intentions survey di Cbre, indagine annuale sul sentiment che ha visto la partecipazione di oltre 230 investitori attivi sul mercato italiano, tra fondi di investimento, istituti di credito, banche, privati e altri soggetti istituzionali in Italia e in Europa.

Secondo lo studio, il 75% degli investitori si dichiara ottimista e fiducioso che la ripresa delle attività di investimento sia già in corso e destinata a consolidarsi durante il 2025. Un ottimismo attivo e concreto: il 64% degli investitori è infatti pronto ad aumentare le acquisizioni nel corso dell’anno.

Cbre | Mirko Baldini, ceo Cbre apre Perspective 2025
Cbre | Mirko Baldini ceo Cbre apre Perspective 2025

Focus asset: la performance e le previsioni

Dopo l’andamento positivo rilevato da Cbre nel 2024 per quasi ogni asset class monitorata, l’Italian investor intentions survey ha preso in esame gli orientamenti degli investitori per il 2025.

Dai risultati emerge un interesse crescente per i settori Living (dal 26% nel 2024 al 28% nel 2025), Hotel (dal 16% al 18%) e Retail, che oltre a crescere del 236% nel 2024 come volumi di investimento, convince anche di più gli investitori per il 2025 (passando dal 7% all’11%). L’asset class che rimane più richiesta è ancora Industrial & Logistics, con il 29% delle preferenze da parte degli investitori.

In Italia occhi puntati sull’operational real estate

Si conferma per il 2025 il crescente interesse degli investitori verso l’Operational real estate, un settore che nell’ultimo biennio ha raggiunto quota 2,8 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto al biennio precedente.

Il settore Opre include quelle proprietà i cui flussi di cassa sono strettamente legati alle performance operative di chi le occupa. È il 70% degli investitori a dirsi interessato a dedicarsi al segmento Opre, soprattutto per le asset class Purpose-Built Student Accommodation, Data Centres e Healthcare.

Nel segno della trasparenza per gestire meglio i rischi Esg

Nell’agenda 2025, un’importante pagina è dedicata anche in Italia alla sostenibilità dove si osserva come le nuove norme sulla trasparenza dei rischi Esg siano oramai richieste dagli investitori stessi, non solo dal quadro normativo, rivelando anche opportunità che possono ottimizzare la performance degli asset e degli investimenti in tutta Europa.

Dall’Italian investor intentions survey emerge che il 68% degli intervistati ha in programma di adeguare gli edifici esistenti per soddisfare gli standard richiesti, mentre il 60% sta acquistando o realizzando attivamente green building.

Certo è che proprio la valutazione e la prevenzione dei rischi Esg giocheranno un ruolo essenziale per assicurare la qualità delle informazioni e la redditività degli investimenti, oltre che per favorire l’accesso ai finanziamenti a tassi di interesse agevolati.

Cbre Silvia Gandellini e Giulia Ghiani a Perspective 2025
Cbre | Silvia Gandellini e Giulia Ghiani a Perspective 2025
Il peso del cambiamento climatico

La valutazione dei rischi legati al cambiamento climatico sta diventando un tema ricorrente, ritenuta dal 95% degli investitori una considerazione fondamentale per orientare le proprie decisioni, un dato che va di concerto con la posizione dichiarata dal 45%, che si dice ben disposto a pagare un premio superiore al 10% per acquistare asset sostenibili.

Stando allo studio, inoltre, gli investitori utilizzano per lo più risorse proprie per adeguare gli edifici esistenti (70%), ma chiedono un supporto anche ai tenant (37%), attraverso, per esempio, clausole di green lease. In questo senso, green loan o sustainabillity-linked loan sono sempre più richiesti, in quanto considerati in grado di offrire condizioni più favorevoli rispetto ai finanziamenti tradizionali.

Giulia Ghiani Head of research & data intelligence Italy Cbre
Giulia Ghiani | Head of research & data intelligence Italy Cbre

Giulia Ghiani | Head of research & data intelligence Italy Cbre

Assistiamo a un circolo virtuoso innescato dalla normalizzazione delle politiche monetarie e dalle buone performance dei mercati occupier.

Grazie ai processi di repricing degli scorsi anni e alle buone prospettive sull’andamento dei tassi d’interesse, il mercato offre oggi ottimi entry point, alimentando l’entusiasmo degli investitori per il 2025.

Silvia Gandellini Head of capital markets Italy Cbre
Silvia Gandellini | Head of capital markets Italy Cbre

Silvia Gandellini | Head of capital markets Italy Cbre  

L’Operational Real Estate rappresenta un insieme di asset class dinamiche e strategiche per gli investitori, grazie alla sua capacità di generare valore attraverso la gestione attiva e l’innovazione dei servizi.

Commercial real estateIn un contesto di mercato in evoluzione, settori come student housing, hospitality e healthcare offrono opportunità significative perché allargano il concetto di investimento immobiliare in senso stretto, rispondendo a una domanda sociale strutturalmente solida, senza rinunciare ai ritorni finanziari.

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