Il nome non cambia, rimane Gruppo Romani, non cambia il portafoglio di marchi: Serenissima, Cercom, Cir, Cerasarda, Verde 1999 e Isla Tiles e rimane azienda di famiglia al 100% italiana.
Ma per il Gruppo Romani – quartier generale a Casalgrande (Re) e due unità produttive a Rubiera (Re) e Olbia in Sardegna, oltre 400 addetti e fatturato di circa 130 milioni di euro (oltre il 75% realizzato con l’export) – inizia una nuova fase di sviluppo.
La nuova governance
È stato raggiunto un accordo vincolante che porta a un nuovo assetto di governance. Giorgio Romani (l’attuale Presidente), 64 anni, in azienda dal 1986, salirà dal 50 all’80% delle quote societarie della controllante Gruppo Romani spa Industrie Ceramiche.
Paolo Romani (l’attuale amministratore delegato), 59 anni, in azienda dal 1992, manterrà il 20% delle quote societarie e la presenza nel consiglio di amministrazione.
Il board rimarrà invariato, così da garantire la continuità aziendale e strategica, a supporto dei nuovi piani di sviluppo.
Una crescita continua
La gestione paritetica (50% Giorgio e 50% Paolo), in oltre trent’anni di collaborazione stretta e diretta, ha portato a risultati importanti e positivi.
Il fatturato nell’ ultimo decennio è aumentato di più del 30%, valorizzando le società create e acquisite dal fondatore Lamberto Romani.
I margini di redditività in continua crescita hanno sostenuto un importante piano investimenti, culminato con l’accorpamento a Rubiera in un unico polo produttivo delle linee e delle funzioni logistiche. Sempre mantenendo al centro le scelte orientate alla sostenibilità e all’efficienza energetica.
La squadra di vertice
Giorgio Romani continuerà a essere la figura di riferimento, supportato dalla squadra di manager che ha contribuito alla crescita degli ultimi anni:
- il direttore tecnico Alessandro Berselli,
- Giampaolo Cocconcelli (direttore commerciale Italia),
- Davide Selmi (direttore commerciale estero)
- gli amministratori delle consociate Mauro Cappelli (Isla Tiles) e Daniele Verde (Verde 1999).
Tutti lavoreranno sinergicamente per accelerare l’espansione organica, sia di offerta che approccio al mercato, cercando di valorizzare al massimo i sei brand del Gruppo Romani.
Conferme e new entry
Infatti, Martina Romani, figlia di Giorgio, è già in azienda dal 2018, e oggi ricopre il ruolo di direttrice Marketing, così come suo fratello, Riccardo Romani, che dal 2023, grazie a un percorso di inserimento e formazione, oggi supporta la crescita nella funzione di Business Development.
Recentissimo anche l’ingresso nella squadra dirigente del nuovo Cfo Stefano Chiurco, al fine di mettere a terra nuove linee strategiche di crescita, costruendo un nuovo piano industriale.
Quest’ultimo sarà sostenuto da importanti evoluzioni interne che prenderanno forma nei prossimi anni. Le trasformazioni, a tutti i livelli, saranno la conferma di questo impegno e della volontà di affrontare le sfide future guardando al raddoppio dei 100 milioni di euro di fatturato, raggiunto per la prima volta nel 2006.
Chi ha collaborato al cambiamento
Il team di Equita Mid Cap Advisory partner esclusivo per l’Italia di Clairfield International che ha maturato una conoscenza approfondita delle aziende di famiglia, guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Renato Grasso e dal managing director Andrea Bianchini, ha curato, in qualità di advisor finanziario, gli aspetti finanziari dell’operazione straordinaria.
Per gli aspetti legali Giorgio e Paolo Romani si sono affidati allo studio Russo De Rosa e Associati di Milano.
Il closing dell’operazione è atteso nei primi mesi del 2025.
Giorgio Romani | Presidente Gruppo Romani
L’evoluzione in questi anni è stata continua, i tanti investimenti completati e quelli in fase di completamento sono la conferma di una visione, quella di nostro padre che affermava: L’azienda è un uomo che crede nel futuro.
Una visione che è diventata anche la nostra. Gruppo Romani dal 1968 è cresciuto e cambiato. Ora si apre una nuova fase che abbiamo concordato e maturato insieme. Devo ringraziare mio fratello Paolo per tutto quello che ha fatto. Gruppo Romani non sarebbe cresciuto così se Paolo non avesse condiviso tutte le scelte in questi anni e supportato con convinzione questa fase di passaggio.
Avere Paolo nell’azionariato mi aiuterà molto nelle nuove sfide che abbiamo di fronte. Senza dimenticare che la terza generazione è pronta per spingerci a guardare ancora più avanti e per guidare questo cambiamento.
Paolo Romani | Ad Gruppo Romani
Gruppo Romani vuole mantenere le sue radici nel distretto industriale dove è nato, ma al tempo stesso punta a raggiungere una dimensione più grande e adeguata a mantenere alto il livello di competitività in uno scenario di mercato che certamente non è facile e nemmeno, per molti aspetti, prevedibile.
Ho la massima fiducia in mio fratello Giorgio e l’accordo raggiunto è la migliore dimostrazione. La famiglia Romani conferma, con questo cambiamento, la volontà di cogliere sempre nuove opportunità di crescita, con una governance chiara e solida, necessaria anche in vista di un futuro cambio generazionale.