Oice: ripresa delle gare, ottobre raddoppia su settembre

A ottobre – rivela Oice – il valore dei bandi, ottenuto sommando l’importo delle gare per servizi di ingegneria (164,3 mln) al valore della progettazione esecutiva compresa negli appalti integrati (5,0 mln), raggiunge l’importo complessivo di 169,3 mln.

È positiva l’inversione dell’andamento della domanda pubblica registrata con l’aggiornamento dell’Osservatorio Oice/Informatel sul mercato dei servizi tecnici. Il confronto con settembre evidenzia un notevole incremento del 123,7% in valore. Mentre, rispetto al mese di ottobre 2023, si rileva un calo dello 0,7%.

Oice grafico mercato italiano servizi tecnici in valoreDieci mesi di difficoltà

Nei primi 10 mesi dell’anno, sommando il valore di 1.333,7 mln dei bandi di architettura e ingegneria al valore di 201,9 mln della progettazione esecutiva compresa negli appalti integrati, si arriva ad un totale di 1.535,7 mln di servizi tecnici messi in gara, con un calo del 62,5% sui primi 10 mesi 2023. In termini di valore, questi primi 10 mesi segnano un calo anche rispetto al 2022 (-67,6%), e al 2021, sebbene in misura minore (-17,0%).

Molto rilevante la diminuzione delle gare Ue (oltre 215.000 euro) che dal 2022 (primi 10 mesi) ad oggi sono passate da 2014 a 881 gare: nei primi 10 mesi del 2024, anche per il continuo calo delle gare Pnrr, la riduzione in valore è stata del 59,2% e in numero del 40,2%.

Ottobre in controtendenza

Le gare per servizi di ingegneria e architettura (esclusi gli appalti integrati) rilevate a ottobre sono state 253, per un importo di 164,3 mln. Dal confronto con settembre, si conferma un forte aumento del 175,0% in valore, a fronte di un +34,6% nel numero.

Rispetto al mese di ottobre del 2023, si rileva invece un aumento meno significativo in valore (+29,0%) contro un’importante flessione nel numero (-62,9%).

Complessivamente nel periodo gennaio-ottobre 2024 i bandi sono stati di 2.240 per 1.333,7 mln. Rispetto allo stesso periodo 2023, si registra un importante calo, sia in valore (-57,3%) che in numero (-34,2%).

Oica bandi sola progettazione importo numero e valoreLe gare di progettazione

Tornando ai dati sulle gare pubblicate a ottobre 2024, si rileva un calo meno forte per le gare di sola progettazione: se ne contano infatti 104, con un valore di 35,1 mln. Rispetto al mese precedente, il valore aumenta del 43,8% a fronte di una lieve flessione del 3,7% del numero, mentre il confronto con ottobre 2023 mostra un leggero calo nel valore (-14,3%), a fronte di un’importante flessione nel numero (-57,4%).

Nei primi 10 mesi del 2024, gli 857 bandi emessi hanno raggiunto un valore di 401,2 mln, con un significativo calo, rispetto allo stesso periodo 2023, del 65,7% in valore e del 51,3% in numero.

Ribassi solo sulle spese

Nei primi dieci mesi del 2024, relativamente alle gare di sola progettazione con importo maggiore di 140.000 euro, si prevede un ribasso solo sulle spese e non sul compenso professionale nel 36,1% dei casi; per il resto, la gara è gestita con richiesta di un ribasso unico sulla componente “prezzo” considerata nella sua interezza.

Per quel che riguarda i requisiti di partecipazione, nel 48,0% di casi si chiedono requisiti su 5 o 10 anni, come previsto nel disciplinare-tipo Oice disponibile sul sito dell’Associazione di Via G.B. Martini, invece che su 3, come previsto dall’art. 100 del Codice Appalti.

I numeri del mese

I bandi per accordo quadro rilevati a ottobre 2024 sono stati 23, pari al 9,1% del totale dei bandi per servizi di architettura e ingegneria pubblicati, per un valore di servizi di 33,1 mln, equivalente al 20,1% del valore totale.

Rispetto a settembre, si rileva un’impennata sia in valore (+280,4%) che in numero (+283,3%).  Anche il confronto con ottobre 2023 registra, un incremento degno di nota sia nel valore dei bandi rilevati (+80,3%), che soprattutto nel numero (+360,0%).

Quelli del 2024

Nei primi 10 mesi del 2024, il numero dei bandi per accordo quadro rilevato è stato 164, per 466,3 mln, pari, rispettivamente, al 7,3% in numero e al 35,0% in valore sul totale dei bandi per servizi di architettura e ingegneria. Rispetto allo stesso periodo 2023, si registra un importante calo, sia in valore (-67,9%) che in numero (-57,8%).

Nel mese di ottobre 2024, le gare rilevate per appalto integrato sono state solo 80, con un importo della progettazione esecutiva compresa stimato in soli 5,0 mln.

Rispetto al mese di settembre, è evidente un forte calo del valore dei servizi (-68,8%) a fronte di un incremento del numero delle gare (+14,3%). Il confronto con il mese di ottobre 2023 vede confermata la tendenza in calo del valore della progettazione esecutiva (-88,5%), e del numero delle gare pubblicate (-22,3%).

Oice appalti integratiConfronto col 2023

Nel periodo gennaio-ottobre 2024, il valore della progettazione esecutiva contenuta negli appalti integrati è stato di 201,9 mln. Rispetto allo stesso periodo 2023, si rileva un importante calo in valore del 79,1%. Il numero dei bandi rilevati è stato di 664, in calo del 60,1% sui primi 10 mesi del 2023.

Giorgio Lupoi presidente Oice
Giorgio Lupoi | Presidente Oice

Giorgio Lupoi | Presidente Oice

Accogliamo positivamente il dato di ottobre ma adesso è ormai chiaro che quest’anno si chiuderà sostanzialmente ai livelli del 2019. Ormai la fase Pnrr può dirsi, per il nostro settore, quasi esaurita se si guarda alla domanda pubblica, almeno a quella non emersa negli affidamenti fiduciari.

Gli effetti palesi della scelta di ampliare gli affidamenti diretti è che le gare di un certo importo (di livello europeo, sopra i 215.000 euro) sono una volta e mezzo meno di quelle che erano nel 2022 e così il trend del valore. In prospettiva occorre, anche con il decreto correttivo, finalmente formalizzato e trasmesso agli enti che dovranno rendere i pareri, recuperare livelli di concorrenza e trasparenza, partendo dalla riduzione delle soglie.

Sappiamo che il Governo sembra poco incline ad intervenire ma riteniamo che la qualità degli affidamenti non possa transitare per quasi il 90% dei casi da procedure fiduciarie. Positivo è invece l’accoglimento della nostra proposta sui requisiti, riportati a 10 anni, le tutele inserite per l’equilibrio contrattuale negli accordi quadro e la soluzione sull’equo compenso di cui bisognerà verificare gli effetti.

Per noi però è fondamentale, anche alla luce di questi dati, che sia reintrodotta l’anticipazione contrattuale, rivedere la liberalizzazione dell’appalto integrato, inserire le linee guida 1 dell’Anac negli allegati e provvedere, poi, ad emanare un contratto-tipo per rendere effettivo il principio dell’equilibrio contrattuale.

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