Aperto lo Sportello per inoltrare le istanze d’investimento per la transizione ecologica

Come previsto dalla Circolare direttoriale dello scorso 18 ottobre, ieri si è ufficialmente aperto lo sportello Sottoinvestimento 7.1 Pnrr a sostegno del sistema di produzione per la transizione ecologica.

Un’iniziativa portata avanti dal ministero delle Imprese e del Made in Italy a supporto delle tecnologie a zero emissioni nette, alla competitività e alla resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche. Il tutto finanziato dall’Unione europea tramite il programma NextGenerationEU.

Allo sportello si potranno rivolgere le aziende operanti su tutto il territorio nazionale; il fondo a disposizione è di 350 milioni di euro.

Destinati alle imprese che presentano programmi di investimento finalizzati al perseguimento di una maggiore efficienza energetica e di una maggiore sostenibilità dei processi di produzione.

Distribuzione fondi

Le risorse sono suddivise in due sezioni.

  1. Una quota – pari almeno al 60% – sarà utilizzata per finanziare investimenti finalizzati a perseguire l’efficienza energetica dei processi di produzione (anche attraverso la produzione per l’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, ad esclusione della biomassa).
  2. La restante parte – pari al 40% – sarà invece assicurata agli investimenti effettuati in zone precise della penisola: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Cosa finanzia

Possono essere presentati allo Sportello appena aperto progetti con costi non inferiori a 20 milioni di €, realizzati da una o più imprese. La finalità di tali investimenti deve essere racchiusa in un programma di sviluppo teso alla salvaguardia dell’ambiente. Obiettivo da raggiungere attraverso la realizzazione di uno o più progetti di tutela ambientale.

Il dettaglio è specificato nel Titolo IV del decreto 9 dicembre 2014. Nello stesso testo, ma la Titolo III, sono invece elencati i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione ammessi al bando purché strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione all’obiettivo di salvaguardia ambientale.

Qualche dettaglio in più

Gli obiettivi da raggiungere coni progetti finanziabili sono:

  • la tutela dell’ambiente, attraverso la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra, secondo quanto previsto dal Regolamento Gber all’articolo 36;
  • l’assunzione di misure di efficienza energetica, secondo quanto previsto dal Regolamento Gber agli articoli 38 e 38-bis;
  • la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, dell’idrogeno rinnovabile e della cogenerazione ad alto rendimento, secondo quanto previsto dal Regolamento Gber all’articolo 41, ma solamente nei casi in cui gli investimenti riguardino interventi destinati all’autoconsumo dell’impresa beneficiaria e siano inseriti in un più ampio programma di investimenti;
  • l’efficienza nell’utilizzo delle risorse e al sostegno alla transizione verso un’economia circolare, secondo quanto previsto dal Regolamento Gber all’articolo 47.

Ulteriori indicazioni

I programmi rispettare queste prescrizioni:

  • il rispetto del divieto di doppio finanziamento ai sensi dell’articolo 9 del regolamento (Ue) 2021/241;
  • il rispetto del principio Dnsh e degli orientamenti tecnici della Commissione europea di cui alla comunicazione 2021/C 58/01 sull’applicazione del medesimo principio, secondo le indicazioni operative elaborate in sede europea e nazionale.
  • il calcolo del contributo climatico, sulla base di una descrizione del progetto e degli elementi utili a consentire all’Agenzia di verificare la conformità del programma di investimento con i campi di intervento selezionati.

Erogazione dei contributi

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, del finanziamento agevolato e del contributo diretto alla spesa sulla base di quanto previsto dai regimi agevolativi attivati.

Le aziende dovranno inoltrare le richieste attraverso la piattaforma dedicata, dove sarà possibile scaricare la modulistica necessaria. Il percorso telematico è utilizzabile sia dalle imprese che hanno già presentato una domanda di Contratto di sviluppo, sia per chi avvia ora il processo di presentazione.

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