L’intervento ha previsto la realizzazione di una passerella pedonale sopraelevata (lunga 50 metri, larga 4 metri e alta 6 metri) per la connessione del portico esistente del Terminal Canova – situato davanti agli ingressi e alle uscite dell’aerostazione di Treviso Antonio Canova – e la fermata dei mezzi pubblici – posta sul lato opposto della strada regionale Sr 515 via Noalese, subito a ridosso del parcheggio comunale Luigina.
La struttura, del valore di due milioni di euro, commissionata da Aertre e realizzata da Brussi Costruzioni, è stata realizzata in carpenteria metallica e dotata, lungo tutta la struttura, di palette frangisole in alluminio, coordinate con i colori del terminal per garantire una certa continuità stilistica tra le due strutture.
L’obiettivo principale di questa iniziativa è stato quello di ridurre o eliminare del tutto l’interferenza tra il transito pedonale e il flusso veicolare, migliorando così la sicurezza e l’efficienza dell’area circostante l’aeroporto Canova e risolvendo così un importante nodo nella zona, a beneficio sia degli utenti della strada che dei pedoni.
Fase progettuale
Il progetto ha interessato un’area demaniale lato aerostazione e un’area comunale lato parcheggio e ha previsto la realizzazione di un sovrappasso pedonale al fine di decongestionare il traffico dell’arteria Sr 515 Noalese (la cui congestione è dovuta ai continui attraversamenti pedonali, con la conseguente attivazione degli impianti semaforici) e il miglioramento delle condizioni di sicurezza e comfort nell’attraversamento pedonale della strada.
Per la redazione del progetto della passerella sono state prese in considerazione le ipotesi logistiche previste dal masterplan con particolare riferimento alla nuova viabilità e ai parcheggi previsti dal piano di sviluppo. Il progetto, pur essendo pensato con la nuova conformazione viabilistica attesa dal masterplan, ha previsto la possibilità di essere realizzato anche con la viabilità e i parcheggi esistenti.
Localizzazione
L’aeroporto di Treviso è localizzato a 3 km a sud-ovest della città di Treviso, racchiuso tra la strada regionale n. 515 Noalese, la strada regionale n. 53 Postumia e il fiume Sile, a 9,2 km dal casello autostradale Treviso sud della A27 e a 29 km dall’aeroporto di Venezia-Tessera.
Il sedime aeroportuale, che ricade interamente nella Regione Veneto interessando dal punto di vista territoriale e amministrativo i comuni di Treviso e Quinto di Treviso, è collocato lungo la Sr 515 e si configura come una stretta fascia di pianura di circa 150 ettari, stretta tra la Sr 515 e il fiume Sile.
Il progetto della nuova passerella è stato inserito all’interno del comune di Treviso, in un contesto fortemente antropizzato, con concentrazione di fabbricati lungo la Sr 515 Noalese. Negli ultimi anni questa zona di Treviso ha subito un notevole incremento delle aree urbanizzate (parcheggi, centri commerciali, capannoni per la logistica), dovuto in buona parte alla presenza dell’importante infrastruttura aeroportuale.
Per l’ente gestore dell’aeroporto e per il comune di Treviso è divenuta quindi prioritaria la realizzazione di una connessione pedonale tra i due lati della Noalese in modo che l’attraversamento potesse avvenire in totale sicurezza.
Concept tra viaggio e passaggio
Il progetto ha previsto la realizzazione di un percorso sopraelevato, traslando verso l’alto un percorso che normalmente si trovava a livello terra.
L’ambiguità tipica del carattere di luoghi come questo, che sono contemporaneamente interni ed esterni, percorsi di tipo urbano ma anche nodi di interscambio, comunicazioni veloci e momento di decantazione nell’iter di un viaggio, è il concetto ispiratore delle scelte progettuali.
Il concept è scaturito dalla funzione del passaggio, il quale suggerisce sia momenti di fuga che di sosta. L’obiettivo principale del design interno è stato quello di garantire al passeggero in transito un alto livello di comfort, mentre l’obiettivo relativo all’immagine esterna è stato quello di adeguare l’opera al contesto in cui verrà realizzata e alla sua funzione.
La passerella è stata configurata come un elemento coperto ma non totalmente chiuso: il rivestimento ipotizzato ha garantito una permeabilità perimetrale all’aria e alla luce e, allo stesso tempo, ha costituito una protezione dalla pioggia.
Particolare attenzione è stata data anche allo studio della forma degli appoggi, con lo scopo di allontanarsi dall’immagine standard del pilastro da ponte: sono stati previsti infatti dei pilastri con base a sezione romboidale che, rastremandosi verso l’alto, sono stati ramificati in due bracci identici che vanno a raccordarsi con la trave, dando origine al così detto pilastro a forcella.
Aspetti funzionali
Il tracciato della passerella è stato sviluppato ortogonalmente alla via Noalese per una lunghezza superiore ai 50 metri e una larghezza di 5 metri.
Questo sovrappassa sia le corsie della Sr 515, che il parcheggio esistente davanti all’aerostazione; l’altezza del sovrappasso è stato realizzato a 5,60 metri di altezza, misurati dall’intradosso del solaio del piano di calpestio alla quota stradale della Noalese lato parcheggio comunale.
Sulle testate della passerella sono state collocate le scale di risalita, di larghezza pari a 180 centimetri, e gli ascensori con portata di 13 passeggeri; l’accesso alla passerella pedonale è stato inibito nelle ore notturne di chiusura dell’aeroporto tramite l’inserimento di due cancelletti tipo tornelli alla base delle scale e di due cancelli in sommità delle stesse.
La quota di calpestio interna della pensilina è stata collocata a 6,15 metri di altezza, mentre la copertura è stata realizzata a quota 10,1 metri (entrambi calcolati dalla quota 0 di progetto che corrisponde al bordo strada, lato parcheggio Luigina).
Il progetto ha tenuto in considerazione anche l’ipotesi della nuova viabilità interna delineata dal masterplan per lo sviluppo futuro dell’area dell’aeroporto di Treviso che prevede il passaggio di autobus e pullman nell’angolo nord-ovest dell’edificio aerostazione per il carico scarico dei passeggeri.
L’inserimento della passerella ha previsto una serie di lievi modifiche al disegno degli spazi aperti nelle aree in cui sono state inserite le pile, gli ascensori, le scale della passerella e i bypass delle reti dei sottoservizi.
Di fronte all’aerostazione le modifiche hanno previsto il ricollocamento del parcheggio disabili e della relativa rampa per il superamento del dislivello tra il marciapiede esistente e il piano stradale, in quanto interferenti con lo sbarco della nuova scala di accesso alla passerella.
La scala ha avuto anche il compito di segnare il nuovo limite tra il marciapiede e il parcheggio: di conseguenza i dissuasori esistenti sono stati ricollocati lungo questo bordo.
Di fronte al parcheggio comunale Luigina, al fine di aumentare la distanza tra la banchina stradale e la nuova pila di sostegno della passerella, è stato traslato di 7 metri verso est il golfo per il carico scarico dei bus urbani ed extraurbani: tale spostamento ha previsto il mantenimento delle misure e delle geometrie esistenti per la corsia di decelerazione, sosta e accelerazione dei bus (rispettivamente di 12, 25 e 12 metri).
Infine, per inibire l’attraversamento dei pedoni a raso, in corrispondenza del bordo stradale è stata introdotta una recinzione continua con archetti.
Sempre su questo lato della Noalese, tra il parcheggio Luigina e il marciapiede lungo la Noalese, è stata inoltre proposta l’apertura di un nuovo varco di larghezza pari a 150 centimetri.
È stato quindi rimosso un modulo di recinzione ad archetti metallici al fine di consentire un accesso diretto alla passerella pedonale. In ultimo è stato tolto il semaforo esistente per eliminare le code dei veicoli lungo la Noalese.
Opere strutturali in acciaio
L’intervento ha previsto la realizzazione di una passerella sopraelevata con struttura in acciaio, collocata a una quota di 6 metri rispetto al piano di campagna, il cui accesso è stato garantito da due ascensori e da due rampe di scale anch’esse in acciaio.
Il principio base con cui è stata sviluppata la concezione della passerella (sia per le pile di sostegno che per le strutture del sovrappasso) è stato quello di realizzare una struttura leggera.
Per tale motivo è stata scartata la possibilità di utilizzare pile di sostegno in cemento armato, che avrebbero comportato non solo dimensioni maggiori della struttura ma anche delle sollecitazioni maggiori al sistema fondazionale per via della loro maggiore rigidezza rispetto alle pile in acciaio.
Le strutture della passerella, proiettate in pianta, possono essere inscritte in un rettangolo di dimensioni pari a 50,2×4,2 metri, mentre l’interasse minimo tra la sede stradale e l’intradosso delle strutture della passerella è stato realizzato di lunghezza pari a 575 centimetri.
La passerella (pile escluse) è stata realizzata con un’altezza lorda (da intradosso corrente inferiore a estradosso corrente superiore) di 419 centimetri.
Le strutture sono state progettate ai sensi del dm 17 gennaio 2018 come strutture in classe d’uso IV, con comportamento strutturale non dissipativo. I materiali utilizzati sono prevalentemente acciai in classe S355 e bulloni classe 10.9. Ai fini del progetto sono state determinanti le verifiche nei confronti delle molteplici azioni:
- per il vento sono state sviluppate analisi per valutare il coefficiente di penetrazione all’aria della reticolare della passerella;
- per l’azione termica è stato considerata un’escursione termica massima di 60°C;
- per il sisma sono state considerate azioni di progetto per un terremoto con tempo di ritorno massimo pari a 1950 anni;
- per gli urti dei veicoli, sono state condotte verifiche specifiche per impatti fino a 1000 kN sulle pile e fino a 500 kN sull’impalcato, come previsto per i ponti nelle norme tecniche.
La produzione in officina è stata studiata e validata in dettaglio mediante un modello costruttivo Bim che ha permesso di visionare e risolvere tutte le principali problematiche sia strutturali sia di finiture.
Le fondazioni
Per sostenere il terreno, lungo il perimetro delle fondazioni sono stati realizzati dei palancolati in acciaio tipo Larssen (con profilo a U), ossia dei componenti strutturali che una volta infissi nel terreno fino a un’idonea profondità al di sotto del piano di scavo e connessi fra loro, hanno formato una parete verticale continua.
La messa in opera delle palancole è avvenuta per infissione, utilizzando un sistema a pressione idraulica: il macchinario, composto da un braccio meccanico, ha afferrato la palancola spingendola nel terreno.
Le fondazioni della passerella sono state realizzate con plinti poggianti su quattro pali trivellati Ø800 millimetri. Questi ultimi, lunghi 8 metri, sono stati trivellati con asportazione di terra.
Il foro per la realizzazione del palo è stato ricavato con l’utilizzo di una trivella a sezione cava e profilo esterno elicoidale che, una volta posizionata in verticale, è stata fatta ruotare spingendola fino alla profondità richiesta; successivamente, è stato pompato il calcestruzzo a impasto fluido (vibrato e compattato), è stata estratta la trivella (invertendo il senso di rotazione) e sono stati inseriti i ferri di armatura pre-assemblati.
Successivamente alla messa in opera dei pali, sono stati realizzati i plinti di fondazione (di dimensioni pari a 5,8×5,8×1,4 metri) poggianti, a loro volta, sui quattro pali trivellati.
Al fine di consentire il posizionamento della fossa ascensore, i plinti sono stati realizzati con un estradosso collocato a -1,5 metri da piano campagna. Sui plinti di fondazione sono stati poi posizionate le pile di sostegno dell’impalcato.
Il collegamento tra il plinto e la pila in acciaio è stato realizzato mediante un baggiolo in cemento armato di sezione pari a 2,2×2,2 metri.
Per le scale sono state realizzate due tipologie di fondazioni: di tipo superficiale sul lato Noalese e delle fondazioni poggianti su due micropali Ø250 millimetri, di lunghezza pari a 14 metri sul lato dell’aerostazione, per limitare le interferenze con le vasche interrate di raccolta delle acque di prima pioggia esistenti.
Pile di sostegno
Le strutture in elevazione della passerella sono state realizzate con due pile in acciaio poste a un interasse di 36,9 metri le une dalle altre, caratterizzate da una forma a Y e con sezioni tubolari di altezza variabile lungo l’altezza. Le pile, realizzate in stabilimento, sono state verniciate color grigio Ral 7035.
Struttura reticolare
La campata principale della passerella, lunga 36,9 metri, è caratterizzata dalla presenza di due tronconi a sbalzo posti alle estremità, con lunghezze massime di 6,87 metri sul lato dell’aerostazione e 6,45 metri sul lato Noalese.
La struttura è stata realizzata con reticolari in acciaio a tutta altezza lungo i fianchi e con telai trasversali in continuità posti a un interasse di 3,69 metri gli uni dagli altri.
Trasversalmente, le due reticolari sono state collegate e stabilizzate da traversi Hea 100 posizionati in corrispondenza dei montanti verticali; sono inoltre state inserite strutture secondarie tubulari per sostenere i singoli gradini in lamiera metallica.
Hanno completato la struttura una serie di controventi di piano sia inferiori sia superiori, realizzati con profili angolari accoppiati. La struttura è stata infine verniciata utilizzando lo stesso colore delle pile di sostegno mentre per le lamelle frangisole è stata utilizzata una vernice color tasila (campionario Anoxidall di vernice in polvere di AzkoNobel).
Varo dell’impalcato
I lavori di posizionamento della passerella sono stati eseguiti nel mese di aprile, di notte, per ridurre al minimo l’impatto sulla viabilità e coinvolgendo in tutto una ventina di lavoratori e due autogrù specializzate che hanno posizionato la passerella tra le pile già installate.
Per la realizzazione della passerella sono stati utilizzati 18 contrappesi da oltre 6.000 kg ciascuno e
8 mire per il rilievo delle deformazioni con stazione totale durante la prova di carico.
Ascensori e scale
Gli ascensori, collocati alle due estremità della passerella, sono stati alloggiati in apposite strutture metalliche rivestite di vetro e verranno messi in esercizio durante l’estate 2024. Le masse sismiche degli ascensori sono state considerate all’interno del modello globale delle strutture della passerella.
A completamento dell’opera sono state progettate due scale di accesso, a rampa unica, lunghe in pianta 12,5 metri e larghe 2 metri, realizzate con fianchi composti da strutture reticolari saldate a sezione tubolare.
Queste ultime sono state realizzate con correnti inferiori di dimensioni pari a 80x200x4 millimetri, montanti e diagonali di 80x80x3 millimetri e correnti superiori di 90x90x5 millimetri. Il castelletto di entrambi gli ascensori sono stati verniciati di bianco, mentre per i parapetti delle scale è stata utilizzata una vernice color grigio Ral 7035.
di Valentina Puglisi, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano
Alberto Santamaria | Responsabile commerciale Brussi Costruzioni, Gruppo Grigolin
Il progetto commissionato da Aertre rappresenta un’opera di grande importanza strategica, sia per l’Aeroporto Canova sia per il Comune di Treviso, poiché consentirà di eliminare l’attraversamento pedonale con semaforo che insiste sulla strada regionale 515 Noalese, un’arteria stradale ad alto scorrimento.
Questa infrastruttura, infatti, migliorerà significativamente la viabilità e la sicurezza nell’area, agevolando sia i residenti della zona sia gli oltre 2,5 milioni di viaggiatori che ogni anno utilizzano lo scalo trevigiano.
Dal punto di vista della programmazione, il progetto si è rivelato complesso: è stato necessario coordinare l’operatività delle diverse squadre di lavoro per rispettare le tempistiche richieste dalla committenza, mobilitando una squadra di maestranze considerevole, composta da oltre una sessantina di operai qualificati.
La gestione del cantiere ha richiesto una stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, fondamentale per creare sinergie e soddisfare simultaneamente le esigenze del cantiere, dell’esercizio aeroportuale e della viabilità stradale.
Per questo, operativamente, abbiamo agito per fasi progressive, allineate con l’avanzamento dei lavori. Grazie a una pianificazione attenta e a una comunicazione costante tra tutte le parti coinvolte, siamo riusciti a superare le criticità e a portare avanti il progetto nei tempi stabiliti.
In particolare, trattandosi di un’area urbanizzata da tempo e situata di fronte al terminal, interessata da molteplici lavori che sono stati realizzati in fasi successive nel tempo, è stato necessario valutare e progettare una serie di spostamenti dei sottoservizi esistenti per fare spazio alle nuove fondazioni delle pile e dei plinti che oggi sostengono l’intera struttura.
Il concept della passerella, destinata al traffico pedonale e dotata di ascensori, sorretti da strutture autoportanti in acciaio rivestite in vetro, è stato ispirato al People Mover dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia.
Trattandosi del medesimo committente per entrambi i progetti si è deciso di mantenere una certa continuità stilistica. Per questa nuova infrastruttura, si è optato per un design ancora più moderno, scegliendo tonalità e materiali che s’integrassero armoniosamente con la struttura del terminal esistente.
La nuova passerella, infatti, non solo migliorerà la funzionalità e la sicurezza dell’area, ma rappresenterà anche un esempio d’integrazione tra modernità e rispetto per le strutture esistenti.
La scheda
Impresa esecutrice – aggiudicataria dei lavori: Brussi Costruzioni srl
Committente: Aer Tre spa
Importo lavori: 2.025.686,78 euro
Capogruppo mandataria dei progettisti: Pool Engineering srl
Gruppo di progettazione: Manens Tifs spa; Parallab; srl; dott. geol. Paolo Sivieri
Realizzazione passerella in carpenteria metallica e varo: Ati Mazzon Carpenteria srl; Montinvest Service srl
Realizzazione di castelletti vetrati e montaggio: Metal Working srl; Rausa Mariano
Fornitura con posa in opera di ascensori a uso pubblico: Schindler spa
Infissione ed estrazione di palancole in ferro larssen: Locapal srl
Vasche di contenimento: Boer Group srl
Realizzazione di fondazioni speciali: Vanin srl
Team progettazione:
- Progettista generale: ing. Mauro Gallinaro;
- Team strutture: ing. Fabio Balliana (team leader), ing. Andrea Dei Svaldi (geotecnica), Mattia Piccoli (disegnatore)
- Team architettura: arch. Ruben Verdi (team leader), arch. Federica Sartorato, arch. Luca Tonon
- Team direzione lavori: ing. Mauro Gallinaro (direttore lavori), ing. Luca Cesca, arch. Ruben Verdi, arch. Federica Sartorato, ing. Fabio Balliana