A partire dal 1° ottobre 2024, è ufficialmente operativo il sistema della Patente a punti in edilizia, introdotto con lo scopo di migliorare la sicurezza e la qualità del lavoro nei cantieri temporanei e mobili.
Come funziona
La Patente a Punti rappresenta uno strumento normativo volto a migliorare il monitoraggio e la regolamentazione dei cantieri edili in Italia. Questo sistema, obbligatorio dal 1° novembre 2024, si basa su una serie di criteri volti a incentivare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e delle regole di gestione del cantiere.
Il suo meccanismo è simile a quello della patente di guida: i datori di lavoro e i lavoratori autonomi che operano in edilizia ricevono un punteggio iniziale che può essere ridotto in caso di violazioni, ma che può essere incrementato con il rispetto delle norme e la partecipazione a corsi di formazione specifici.
Ogni operatore dovrà ottenere questa patente prima di poter lavorare in cantiere. Sebbene fosse stato inizialmente previsto un periodo di transizione in cui era possibile autocertificare i requisiti tramite Pec, l’Inl ha specificato che l’autocertificazione non sostituisce il rilascio della patente vera e propria.
A partire dal 1° novembre 2024, soltanto coloro che avranno presentato l’istanza formale tramite il Portale dei Servizi potranno lavorare legalmente nei cantieri.
L’autocertificazione non sostituisce la patente a crediti
Con l’introduzione della Patente a crediti in edilizia, molti operatori del settore hanno inviato l’autocertificazione dei requisiti tramite posta certificata, confidando che questa procedura fosse sufficiente per conformarsi alla normativa.
Tuttavia, l’Inl ha chiarito che l’autocertificazione ha solo un valore temporaneo e che non sostituisce la richiesta formale della Patente tramite il Portale dei Servizi. In altre parole, l’autocertificazione rappresenta una fase preliminare del processo, ma per operare regolarmente dal 1° novembre 2024, è necessario completare la procedura online.
Secondo l’Inl, la presentazione tardiva dell’istanza tramite il Portale potrebbe comportare un sovraccarico di richieste verso la fine di ottobre, causando possibili rallentamenti nella piattaforma e mettendo a rischio l’operatività delle imprese e dei lavoratori autonomi.
Pertanto, l’Ispettorato invita tutti i soggetti interessati a completare il processo quanto prima per evitare ritardi e complicazioni.
Come richiedere la patente a punti
Per ottenere la Patente a Punti in edilizia e operare legalmente a partire dal 1° novembre 2024, datori di lavoro e lavoratori autonomi devono seguire una serie di passaggi specifici.
Accesso al Portale dei Servizi: Il primo passo è accedere al Portale dei Servizi dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (servizi.ispettorato.gov.it). Per farlo, è necessario autenticarsi utilizzando le credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Cie (Carta d’Identità Elettronica) o Cns (Carta Nazionale dei Servizi).
Compilazione dell’istanza: Una volta effettuato l’accesso, è necessario selezionare il servizio dedicato alla richiesta della Patente a Punti. Qui si dovrà compilare un modulo online con tutti i dati richiesti, come le informazioni relative all’impresa o al lavoratore autonomo, e dichiarare il rispetto delle norme di sicurezza e degli standard di qualità previsti dal settore.
Invio della documentazione: In alcuni casi, potrebbe essere necessario allegare ulteriore documentazione, come attestati di formazione o certificati di conformità. La documentazione varia in base al tipo di attività e alla posizione lavorativa dell’operatore.
Conferma e verifica della domanda: Dopo aver completato la procedura, l’istanza verrà inviata per la verifica all’Ispettorato. Una volta approvata, l’operatore riceverà la patente con il relativo punteggio iniziale, che sarà visibile all’interno del Portale dei Servizi.
Monitoraggio del punteggio: Dopo aver ottenuto la patente, datori di lavoro e lavoratori autonomi devono monitorare costantemente il proprio punteggio. Ogni violazione delle norme di sicurezza comporterà una riduzione del punteggio, mentre la partecipazione a corsi di aggiornamento e la conformità agli standard di sicurezza permetterà di incrementarlo.
QUI link alle fac all’Ispettarato del lavoro
Sanzioni e conseguenze per chi non ottempera
A partire dal 1° novembre 2024, tutti gli operatori che non avranno completato l’iter per ottenere la Patente a Punti non potranno più operare nei cantieri temporanei e mobili.
Chi continua a lavorare senza patente potrebbe essere soggetto a pesanti sanzioni amministrative e a sospensioni delle attività. In particolare, le imprese che non adempiono a questo obbligo potrebbero incorrere in multe salate e vedere compromessa la loro posizione contrattuale all’interno dei progetti edilizi.
È importante sottolineare che la Patente a Punti non è solo uno strumento di controllo, ma un’opportunità per migliorare la sicurezza e l’efficienza del settore edilizio. Pertanto, oltre a evitare sanzioni, il rispetto delle norme e l’ottenimento della patente permetteranno alle imprese di lavorare in un ambiente più sicuro e regolamentato, garantendo una maggiore qualità nei progetti edilizi.
Chi è esonerato dalla patente a crediti in edilizia?
La patente è obbligatoria per tutti i datori di lavoro e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei e mobili. Tuttavia, alcune categorie sono esonerate dall’obbligo di ottenere la Patente a Crediti. In particolare:
- i fornitori di beni e servizi di natura intellettuale: coloro che forniscono unicamente beni o servizi di tipo intellettuale nei cantieri, senza partecipare attivamente ai lavori manuali o di costruzione, non sono obbligati a richiedere la patente;
- le imprese con certificazione Soa (classifica III o superiore): le imprese che possiedono una certificazione Soa di livello III o superiore sono esonerate dall’obbligo di richiedere la Patente a Punti. La certificazione Soa attesta infatti già la loro qualificazione per l’esecuzione di lavori pubblici e ne garantisce la conformità agli standard di sicurezza e qualità richiesti.