Cobot Hub: il low-tech che sfida l’high-tech

Nel 2020, lo studio di architettura 3Xn Architects ha vinto il concorso per la realizzazione del Cobot Hub. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con Henrik Jørgensen Landskab A/S e il Gruppo Artelia. L’opera, completata nel febbraio 2024, darà vita a un centro d’innovazione nel campo dei robot collaborativi e mobili, noto come Cobot Village, diventando così il primo hub di cobot al mondo.

Questo complesso avrà anche il ruolo di creare una base di conoscenza e un punto di riferimento per il talento, la ricerca e il networking. Come una vera comunità, sarà costituito da una vasta gamma di spazi che lo renderanno un luogo di lavoro accessibile a tutti, un luogo dinamico di scambio sociale che favorisce la creatività.

Cobot Hub - planimetria
Cobot Hub | Planimetria

Architettura e paesaggio

La costruzione bassa, caratterizzata dal suo tetto verde e piatto, si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, seguendo la conformazione del terreno. Questa struttura compatta è stata progettata per ridurre al minimo l’impatto sul suolo e sulla superficie delle facciate, suddividendo le sue unità lungo l’asse est-ovest.

La sua forma semplice distribuisce la massa dell’edificio in 4 direzioni rastremandosi verso l’esterno grazie alla disposizione delle terrazze. Internamente, è concepito come uno spazio aperto, con strutture in legno a vista che creano un’atmosfera accogliente. Le numerose pareti in vetro e le ampie finestre panoramiche promuovono una diretta connessione con il paesaggio.

Tre piani di uffici

L’edificio per uffici si sviluppa su tre piani sfalsati, progettati per favorire la collaborazione e il benessere dei dipendenti, fornendo al contempo ambienti specializzati per la ricerca robotica.

La disposizione del sito consente a Ur e Mir di condurre lavori e test in luoghi più riservati, lontani dalle facciate dell’edificio che fungono da efficace protezione per progetti di sviluppo confidenziali.

Inoltre, questo layout contribuisce a ridurre l’inquinamento acustico nell’area circostante. Un cortile verde comune è il fulcro sociale del complesso e il centro della vita sociale nel campus dove i dipendenti possono incontrarsi e mantenere le proprie sfere di appartenenza. Infine, la quinta facciata dell’edificio presenta una combinazione di coperture verdi, terrazze in legno e pannelli solari, integrandosi perfettamente con il paesaggio circostante.

Sotto un’unica copertura

Per plasmare il futuro, è necessario coinvolgere un intero villaggio: questo è il principio alla base del Cobot Hub. La nuova sede di 19.050 m2 per le due aziende di robotica è stata creata con l’intento di promuovere la collaborazione tra dipendenti e di fornire nuove opportunità per la ricerca e lo sviluppo della robotica.

La struttura, progettata come un campus simile a un villaggio di cobot, ha il suo epicentro nel Cobot Hub, che comprende uffici open space, aree comuni e salotti a doppia altezza per incontri informali tra i dipendenti delle due aziende. Il design architettonico favorisce lo scambio attivo di conoscenze, creando spazi comuni che stimolano l’interazione sociale e la cooperazione tra i vari dipartimenti.

Cobot Hub - Esterno
Cobot hub | Esterno
Garanzia di luce naturale

La luce naturale garantita dalla presenza dei patii e di ampi spazi aperti favorisce un’ampia visibilitá e transparenza e contribuisce al benessere dei dipendenti. Per ospitare le diverse funzioni interne e pubbliche il Cobot Hub è stato progettato come un edificio polifunzionale che accoglie sotto lo stesso tetto il maggior numero possibile di attività aziendali. All’ingresso, al piano terra, si trovano la reception, alcuni spazi espositivi, lo showroom, le sale riunioni, il ristorante e la cucina.

Cobot Hub - Laboratorio di robotica
Cobot Hub | Laboratorio di robotica
Aree per i test

Da questa zona accessibile al pubblico si estendono le aree dedicate ai test dei cobot che proseguono al piano inferiore accanto agli impianti tecnici. Al piano superiore sono situati gli uffici delle due aziende di robotica, progettati con moduli flessibili su misura per le loro esigenze. Sebbene ci siano confini definiti all’interno dell’edificio, i dipendenti possono socializzare e scambiare idee nel cortile esterno. Grazie al design multifunzionale, l’edificio può essere adattato per soddisfare diverse esigenze.

Il benessere delle persone

Le recenti evidenze scientifiche suggeriscono che la salute e il benessere umano sono influenzati più dalle condizioni fisiche e sociali che dalle caratteristiche genetiche o mediche. Questo concetto è al centro del terzo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite per il 2030 (Salute e Benessere) e trova riscontro anche nell’undicesimo Obiettivo (Città e Comunità Sostenibili).

I fattori umani portano alla consapevolezza delle influenze socioeconomiche e ambientali sulla salute, evidenziando il ruolo dell’ambiente costruito per favorire il benessere fisico, psicologico e le abitudini di vita. Il Cobot Hub è concepito come uno spazio lavorativo con un layout flessibile che risponde alle esigenze dei fruitori.

Cobot Hub - schema di studio del posto di lavoro ottimale
Cobot hub | Caratteristiche posto di lavoro ottimale

Flessibilità, ma anche efficacia

La scelta dell’impianto architettonico Nce (Neighbourhood choice environment) garantisce la flessibilità favorendo sia la concentrazione che la riservatezza. La disposizione degli spazi offre una varietà di ambienti di lavoro, adattabili a differenti attività e preferenze, creando un ambiente propizio per la concentrazione e la collaborazione. Lo scopo del progetto è quello di creare ambienti che migliorino il benessere dei lavoratori e favoriscano lo scambio di idee e la creatività.

La progettazione dell’edificio si basa su un’attenta analisi delle interazioni tra l’essere umano e l’ambiente circostante, considerando aspetti come la luce naturale, l’orientamento, la temperatura, l’acustica e la qualità dell’aria.

La struttura aperta dell’edificio, insieme a terrazze e scale strategicamente posizionate, favorisce la connessione tra gli utenti e il paesaggio circostante, mentre l’uso di materiali naturali crea una transizione armoniosa tra gli interni e gli esterni, garantendo una distribuzione ottimale della luce naturale negli spazi interni.

Low-tech vs high-tech

È significativo notare che un luogo così innovativo si basi su una struttura in legno, caratterizzata da uno scheletro semplice e da una logistica edilizia adattata al materiale utilizzato. Quest’approccio, rispetto alla costruzione inizialmente preferita in cemento armato, si è rivelato più economico, grazie un metodo di costruzione rapida che ha ridotto i tempi del 25% e ha permesso una diminuzione del 20% delle emissioni di Co2 rispetto alla normativa danese Br18, ottenendo 9.8 kg Co2-eq/m2/annui nel calcolo del carbonio totale durante l’intera vita dell’edificio, considerando un periodo di 50 anni.

Scheletro prefabbricato

L’intero scheletro, inclusi colonne, travi e facciate, è stato prefabbricato e assemblato in loco, seguendo un approccio modulare di 5,8×5,8 m che consente di espandere o ridurre l’edificio in base alle esigenze future. La costruzione in legno, con elementi di collegamento in acciaio, consente la smontabilità e il riutilizzo dei materiali garantendo un efficiente utilizzo delle risorse.

Ogni componente della struttura è stato ottimizzato per ridurre la quantità di materiale impiegato assicurando al contempo un’elevata efficienza economica. Il sistema di costruzione selezionato consente anche un’estensione verso l’alto e ai lati garantendo flessibilità per eventuali richieste di conversione future. Le strutture portanti sono progettate principalmente in legno con nuclei di irrigidimento e seminterrato in calcestruzzo armato.

Cobot Hub - fasi di costruzione area test
Cobot hub | Strutture in legno
Abete lamellare

La base della struttura portante è una costruzione a scheletro con colonne e travi portanti in abete lamellare di 36×36 cm. Mentre le colonne sono state dimensionate in modo identico in tutto l’edificio e le dimensioni delle travi corrispondono alla posizione rispettiva in base ai carichi richiesti nei vari ambienti. Dove necessario, sono stati installati irrigidimenti diagonali e rivestimenti.

Gli elementi Clt sono posizionati sulle travi come soffitti accostati a pannelli in lana di legno per l’isolamento acustico. La costruzione del tetto piano si basa su timber floor cassette systems collocati su travi in legno. Le facciate non portanti presentano diverse sovrastrutture che conferiscono all’edificio il suo aspetto caratteristico. Gran parte della facciata è costituita da un sistema di vetro-alluminio parzialmente rivestito all’esterno con un rivestimento in legno, trattato con un impregnante ignifugo in alcune aree secondo le norme antincendio danesi.

Alta tecnologia

Una serie di funzioni ad alta tecnologia che si contrappone all’architettura low-tech, sono tutte strettamente correlate ai vari test sui robot. Tra queste la water room per simulare condizioni di umidità, la heat testing room per valutare diversi livelli di surriscaldamento e persino la vibrations room per testare vari livelli di stress sulle macchine. Di conseguenza, le strutture dei test sono realizzate con materiali in acciaio più adatti ai requisiti specifici. Anche gli uffici richiedono soluzioni tecnologiche innovative per sperimentare idee nelle Idea hub e discuterle successivamente nelle meeting rooms.

Cobot Hub - schema impianti elettrici e meccanici
Cobot hub | Complessità sistemi elettrici e meccanici
Progetto sostenibile

Queste funzioni richiedono installazioni high-tech progettate per ridurre l’ingombro dei canali di distribuzione e ridurre del 13% l’operative carbon rispetto allo standard di riferimento danese, con 2.1 kg Co2-eq/m2/annui. I condotti di ventilazione sono posizionati sotto o tra le travi poiché lo spazio disponibile è limitato. Tutte le installazioni sono facilmente raggiungibili garantendo una notevole flessibilità e un design pensato per la disassemblabilità. Le linee di alimentazione e It per le postazioni di lavoro sono integrate nei davanzali delle finestre garantendo un’agevole accessibilità, consentendo un facile adattamento alle esigenze specifiche dei dipartimenti e favorendo un controllo dell’edificio incentrato sugli occupanti.

di Tiziano Rumori, Leed Ap, Lead design Architect presso Gottlieb Paludan Architects

La scheda

Luogo: Odense, Danimarca
Committente: Universal Robots A/S and Mobile Industrial Robots
Progettisti: 3Xn
Paesaggio: Henrik Jørgensen Landskab A/S
Consulenti: Artelia Group Consulting Engineers
Superficie utile: 19.050 m2
Altezza: 15.4 m
Concorso internazionale: 2020 Realizzazione 2024
Info: www.3xn.com
Fotografie: Rasmus Hjortshøj e 3Xn
Disegni: 3XNN Architectes

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