Lo studio di architettura Ppag guidato da Anna Popelka and Georg Poduschka con sede a Vienna e Berlino ha recentemente concluso l’estensione del “Steirereck am Pogusch”, un ramo del ristorante viennese “Steirereck”, che da molti decenni propone le migliori offerte gastronomiche al mondo.
Il “Steirereck am Pogusch” è collocato ad alta quota, in cima al passo Pogusch alto 1.059 m, tra i comuni di Turnau e Sankt Lorenzen nella valle del Mürz, in Austria. Il progetto riguarda l’ampliamento e la riconversione innovativa e sostenibile dell’attività culinaria diretta dallo chef gourmet Heinz Reitbauer e sua moglie Birgit.
L’intento era di equilibrare e conciliare in armonia la tradizione della cucina Steirereck, la scala vernacolare-rurale del paesaggio montano, l’innovazione di un’attività di ristorazione sofisticata all’interno di una proposta architettonica contemporanea in grado di contemplare la sostenibilità energetica.
L’intervento realizzato si adagia su un fianco della collina, sprofondando alcune funzioni nel terreno e divenendo punto di attrazione dell’ambiente naturale e della memoria del costruito presente da secoli. Il progetto ha trasformato gli edifici esistenti e le aggiunte, in un villaggio di volumi composti che dialogano in sinergia con lo sviluppo rurale nel territorio montano austriaco.
I nuovi volumi
Gli edifici preesistenti una cucina, un alloggio, la casa in pietra del XVII° secolo e la casa in legno sono stati adeguatamente rinnovati nel rispetto della bellezza delle antiche strutture.
Le strutture ricettive esistenti sono state integrate con quelle nuove tra cui il “Salettl”, una tipologia tipica del padiglione o gazebo da giardino austriaco che prende il nome dall’italiano “saletta.” Il nuovo Salettl è aperto e trasparente, con vista sulla natura circostante.
Tende e pannelli di lamelle di legno flessibili e intercambiabili garantiscono il comfort e la flessibilità degli interni, dove diverse disposizioni spaziali possono essere allestite.
All’esterno i volumi sospesi sulle facciate vetrate sono in schiuma di alluminio, in contrapposizione con il calore delle finiture interne in legno e della casa tradizionale in legno e pietra di fronte.
La cucina bar con la grande griglia è la parte visibile agli ospiti, con tetto verde integrato nel paesaggio. Gli elementi in legno utilizzati sono leggeri, ma in grado di sostenere carichi pesanti. È stata usata per il soffitto la tecnologia Kielsteg pannelli dalle prestazioni ottime con correnti superiori ed inferiori in legno di abete, in combinazione con strisce verticali di pannelli di legno compensato e/o Osb.
Gli altri volumi aggiunti sono le due serre o case di vetro, che si piegano con shed vetrati seguendo la topografia della collina, seghettandone il profilo. La grande e la piccola serra ospitano coltivazioni e alloggi innovativi per ospiti.
La grande serra è fredda con temperatura minima vicina allo zero, utilizzata per la coltura delle piante tutto l’anno. È previsto anche l’alloggio in cabine e una spa per un pernottamento non convenzionale a contatto con la natura.
Ad essa è collegata la serra calda (22 °C), dove si coltivano erbe e spezie fresche per la cucina oltre a offrire zone intime di incontro e condivisione. Entrambe le strutture di vetro sono collegate con vestiboli alle cucine situate al livello sottostante, ben illuminate dall’alto dalla luce naturale che garantisce un’ottima qualità spaziale.
Infine, Ppag ha disegnato numerosi dettagli usando tecniche innovative, come lavabi stampati in 3D, maniglie delle porte e tende verticali in legno efficaci per la flessibilità interna, consentendo all’ospite di accostare al mondo rurale della montagna l’innovazione e l’avanguardia del design.
Sostenibilità energetica
Il progetto guarda con attenzione alla sostenibilità energetica garantendo l’approvvigionamento di energia rinnovabile (riscaldamento, raffreddamento, elettricità), oltre alla riduzione del consumo energetico e di CO2 legato alla mobilità.
Inoltre, la conoscenza vernacolare del risparmio incontra le nuove possibilità tecniche per la riduzione del consumo di risorse, grazie alla selezione ecologica dei prodotti materiali da costruzione, alla produzione alimentare in loco e al compostaggio che tracciano una via verso un’economia circolare sostenibile e integrata col delicato contesto montano.
Lo “Steirereck am Pogusch” è un progetto di ospitalità autosufficiente dal punto di vista energetico e di ricerca, tanto da far parte del programma “Città del futuro” proposto dal ministero austriaco per la Protezione del clima e la tecnologia.
Il progetto di riconversione e ampliamento “Steirereck am Pogusch” è una struttura diffusa di ristorazione e hotel, in cui il vernacolare viene interpretato e sposato con volumi di architettura contemporanea di notevole interesse per la relazione con il contesto e soluzioni funzionali-energetiche.
La contrapposizione formale tra il nuovo e l’esistente si coniuga e modula con un singolare legame alla natura topografica
del luogo, guardando all’innovazione e alla sostenibilità come principi fondatori del progetto. Il progetto di Ppag riesce a contenere sotto lo stesso tetto ricerche di agricoltura sostenibile, attività alberghiera di lusso e architettura contemporanea.
di Leonardo Zuccaro Marchi
Politecnico di Milano
LA SCHEDA
Pogusch, Austria
Cliente: Steirereck Ristorante
Progetto: Ppag architects
Programma: ristorante, cucina, orto, alloggi, case
Dimensioni: Area: 11.762 mq; edifici esistenti: 756 mq; edifici nuovi: 2.957 mq;
Anno Progetto: 2018
Anno costruzione: 2022
Fotografie: ©Hertha Hurnaus
Info: www.ppag.at