Dolomite produce dagli anni ’60 lavelli da cucina e piatti doccia, nei primi anni ’80 mette sul mercato il primo lavabo bagno da semi incasso incaricando i designer Marco Zanuso, Luigi Molinis e Renzo Piano di progettare i sanitari per l’arredo bagno.
In seguito, Dolomite cresce in progetti, fatturato e dipendenti e nei primi anni ’90 annette aziende come Ceramica Senese e Tenax, migliorando le tecnologie di produzione e introducendo il forno a rulli per lavabi.
È proprio la capacità di realizzare differenti cotture che permette la realizzazione di svariati progetti, fino a ottenere la certificazione Iso 9001 ed entrare a far parte di una multinazionale statunitense, America Standard Company, oggi rilevata da un gruppo di industriali italiani che rinnovano l’azienda con impianti di cogenerazione ad alto rendimento, utilizzando il vapore generato dai forni in parte per le lavorazioni e in parte per alimentare l’illuminazione stradale del borgo in cui risiede.
Lo stand al Cersaie era ampio e suddiviso in ambienti passanti o interclusi dove sono state mostrate le collezioni dei mobili da arredo bagno con sfondi di pareti tinteggiate con colori freschi, gli stessi dei sanitari.
Le serie di lavabi e sanitari colori e finiture diverse, tra il bianco e il nero sono inseriti toni delicati come grigio, rosa antico, celeste. Le collezioni offrono forme tonde, attenzione al dettaglio nel punto di appoggio: le serie Alba e Mayka ne sono esempi chiari.
Le ciotole hanno forme tonde con attenzione proprio al defluire dell’acqua e delle parti saponose. I mobili lavabo sono lineari, componibili con cassettone di differenti altezze, estrazione con gola per il tipo Jolly, push pull per Pop e giunzioni invisibili per Puro. Finiture laccata, laminato, legno naturale e Swiss Cdf. (Visti al Cersaie 2023 dall’arch. Diletta Evangelisti)