Sono in corso i lavori per la riconversione della Caserma Garibaldi in nuovo polo dell’Università Cattolica di Milano. Con questo progetto, affidato allo studio Beretta Associati e che interessa una superficie di oltre 53.000 mq, l’Ateneo potrà ampliare in modo significativo la storica sede di Largo Gemelli, dando forma a un esteso Campus universitario nel cuore di Milano.
A gennaio 2023 è già stata avviata la prima fase dei lavori che riguarda l’ala del fabbricato affacciata su via Santa Valeria. Questo primo intervento, relativo a una superficie di circa 11.500 mq consentirà di creare nuovi spazi didattici, fruibili a partire dal secondo semestre dell’anno didattico 2024/25 e per un’utenza di oltre 1.850 studenti.
Gli interventi di rifunzionalizzazione dell’Ala prospiciente via Santa Valeria sono volti alla conservazione dell’edificio esistente mediante opere di restauro garantendo al contempo una riqualificazione funzionale, impiantistica e strutturale per soddisfare le verifiche di sicurezza statiche e di miglioramento sismico del fabbricato, con analisi pre e post-intervento che hanno coinvolto non solo l’ala Santa Valeria ma anche l’intero complesso. Per quanto concerne la struttura, l’originaria copertura lingnea, per questioni di sicurezza, è stata rimossa e ricostruita in acciaio, ad eccezione di una porzione mantenuta come memoria storica della struttura.
Per quanto riguarda la Caserma Garibaldi, il progetto, sviluppato in accordo e sotto la tutela della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Milano, ha richiesto un iter progettuale ispirato al restauro conservativo con attenzione alle preesistenze.
Di impostazione neoclassica con pianta quadrangolare, la Caserma Garibaldi si articola intorno a due grandi corti di uguali dimensioni. La facciata principale si apre su piazza Sant’Ambrogio, di fronte al Sacrario dei Caduti Milanesi per la Patria, ed alle spalle della Basilica di Sant’Ambrogio. Gli altri fronti costeggiano via Sant’Agnese e via Santa Valeria, sul retro i Giardini Calderini.
La sua costruzione risale al 1807, durante il periodo napoleonico, su progetto del colonnello del Genio Militare Gerolamo Rossi ed ha interessato l’area in cui sorgeva il monastero medievale di San Francesco Grande che fu demolito per fare posto al complesso militare, ultimato nel 1843 dall’architetto Giovanni Voghera. Nel 1848 divenne sede del quartier generale delle milizie del generale Giuseppe Garibaldi. E successivamente è stata e rimane in parte, sede della Polizia di Stato.
Il progetto ha riportato l’edificio alla sua consistenza originale recuperando il disegno dei cortili attraverso la rimozione dei corpi accessori, aggiunti negli anni Settanta per le esigenze funzionali della Polizia di Stato, e ripristinando l’andamento delle falde di copertura. Per quanto riguarda le facciate, si prevede il recupero degli intonaci a calce ottocenteschi, dei decori e della bicromia cromatica di gusto neoclassico come raffigurata nelle originarie vedute ottocentesche dell’edificio.
L’impianto dei corpi di fabbrica consiste in una sequenza di spazi, delimitati da murature portanti trasversali, che si affacciano su corridoi centrali di dimensioni ampie e che disimpegnano le future aule con varie capienze per un’utenza complessiva di oltre 10.500 posti. Nel cortile Nord è previsto un intervento ipogeo, dove era già presente una autorimessa sotterranea, con la realizzazione di grandi spazi didattici ed un soprastante parallelepipedo vetrato al centro del cortile che contiene tutti i collegamenti verticali per l’accesso alle aule attraverso una sorta di pozzo di luce.
L’ingresso principale verrà mantenuto al centro del fronte su piazza Sant’Ambrogio e valorizzato aumentando l’apertura fino a tutta la larghezza del colonnato prospiciente. In continuità con l’ingresso un grande atrio interesserà anche parte del corpo di fabbrica centrale che divide i due cortili. Sempre dall’atrio d’ingresso, ma anche al centro dei corpi che delimitano il quadrato dell’intero edificio, sono collocati gli scaloni, le scale di sicurezza e gli ascensori di comunicazione verticale.
Il progetto degli allestimenti interni è volto al rispetto e alla valorizzazione delle caratteristiche architettoniche dell’edificio dedicando attenzione al comfort sia per quanto riguarda la luce naturale sia per le caratteristiche acustiche tramite pannellature fonoassorbenti per le pareti dei corridoi voltati, mentre l’illuminazione dei corridoi è prevista tramite l’installazione di corpi illuminanti progettati su misura e integrati nelle pannellature.
A livello impiantistico, per la climatizzazione delle aule si prevede un sistema a tutt’aria a portata variabile per singola aula, che in fase successiva verrà implementato dallo sfruttamento di fonte geotermica tramite estrazione di acqua di falda con pompe di calore ad alto rendimento, garantendo l’abbattimento emissioni di anidride carbonica e la riduzione dei costi energetici. La distribuzione impiantistica principale è integrata nei controsoffitti in modo da preservare inalterata l’estetica dei corridoi voltati. L’impianto elettrico è previsto con sistemi ausiliari di alimentazione per garantire continuità di esercizio in ogni condizione ed impiantistica speciale secondo le ultime tecnologie disponibili volte al mondo IOT – Internet of things.
L’intero complesso sarà certificato secondo lo standard Leed BD+C v4 Core & Shell livello Gold. Il complesso immobiliare verrà inoltre certificato secondo il protocollo Well.