MoDusArchitects ha recentemente completato Fieldhouse, un edificio che definisce una nuova coabitazione tra spazi per lo sport, per il tempo libero e per la socialità. Il centro si trova nella frazione di Laghetti, comune di Egna, a mezz’ora circa da Bolzano e alle pendici del rilievo montuoso del Parco Naturale Monte Corno. In ragione del programma funzionale e della particolare orografia, questa architettura assume un carattere infrastrutturale tanto nel funzionare come nodo relazionale tra percorsi e aree sportive posizionate a quote diverse quanto nel fare ricorso a tecniche e linguaggi espressivi vicini all’estetica di un’opera di ingegneria civile.
La forma dell’edificio sembra risultare da un rapporto bilanciato tra diverse coppie di elementi. Per esempio, al basamento fortemente ancorato al suolo e scansito dal ritmo delle porte di ingresso corrisponde un elemento di copertura, a metà tra l’essere una superficie piegata e un volume pieno, che amalgama le diverse quote e genera uno spazio sospeso tra interno ed esterno.
Un altro dualismo è il rapporto tra l’orizzontale e il diagonale, enfatizzato proprio nella copertura grazie ai pilastri obliqui e alla snella torre d’illuminazione. Forse un’allusione ai campanili dei piccoli centri della valle. La volontà di ricondurre ad architettura anche questi elementi di natura prettamente tecnica, solitamente identificati da anonimi lampioni, denota una grande capacità di coniugare necessità pratica e sensibilità artistica.
A livello cromatico domina il grigio neutro con cui sono finite tutte le parti, pur trattate con matericità diverse. Superfici lisce e ruvide si alternano grazie alla bocciardatura del calcestruzzo faccia vista, che conferisce una particolare rugosità senza alterarne il colore. Analogamente, i parapetti in metallo verniciato con lo stesso tono di grigio introducono un ulteriore trama che, riprendendo le inclinazioni del prospetto, completano armonicamente la facciata dell’edificio.
Dal parcheggio si accede al piano superiore grazie a una generosa scala, che fiancheggia gli spazi funzionali a destra e lascia percepire il territorio vallivo a sinistra. Di particolare interesse è il gioco di compressione e dilatazione generato dalla scala, che trova il punto notevole nella terrazza panoramica. L’esperienza architettonica di questo percorso di avvicinamento fa pensare a una reinterpretazione della promenade architecturale lecorbuseriana. In questo caso, la qualità dell’esperienza dello spazio è dedicata alla comunità locale, identificando nel rapporto simbiotico con il paesaggio il nuovo senso di una domesticità collettiva.
Il piano superiore ospita una sala per riunioni e attività didattiche, un’area ristoro con caffetteria, spazi per incontri pubblici, e la casa del custode. Al piano inferiore si trovano la nuova sede dell’associazione Tiroler Schützen, i magazzini e gli spogliatoi con docce e servizi per 30 persone.
L’intervento di MoDusArchitects apre una riflessione morfo-tipologica sull’architettura delle piccole attrezzature sportive, oggetti spesso trascurati e banalizzati dalla riproposizione di soluzioni standardizzate, affermando, al contrario, la possibilità di tessere nuove relazioni in termini percettivi ed esperienziali e allo stesso tempo di restituire un senso civico ad ambiti che solitamente si trovano in condizioni di margine.
L’utilizzo di strategie mirate al contenimento dei consumi e alla produzione di energia da fonti rinnovabili è valso a Fieldhouse la certificazione CasaClima A.
di Gerardo Semprebon, Politecnico di Milano (da YouBuild n.27)
LA SCHEDA
Opera: Fieldhouse
Cliente: Comune di Egna
Luogo: Via Cava 31, Laghetti (Egna), Bolzano
Progetto: MoDusArchitects (Sandy Attia, Matteo Scagnol con Anna Valandro)
Studio di fattibilità: 2017
Progettazione: 2018-2020
Costruzione: 2021-2022
Superficie complessiva: 1.080 mq (piano terra: 650 mq; primo piano: 430 mq)
Impresa: Edil Vanzo Costruzioni
Ingegneria strutturale e impianti: 3M Engineering
Materiali: Fornitore calcestruzzo facciavista: Beton Lana
Bocciardatura: Designtrend
Foto edificio: Gustav Willeit
Foto modello: Jürgen Eheim
Info: modusarchitects.com