Salone del Mobile di Milano ed Euroluce 2023: il design si illumina

Per capire quanto sia importante il Salone del Mobile è sufficiente partire da un paio di numeri: 57, il valore in miliardi della produzione dell’industria del legno e arredamento in Italia, e 37, cioè la percentuale di fatturato destinato all’export. Dunque, occhi puntati su divani, librerie, tavoli. Ma, in realtà, il sistema arredo non può più essere ridotto a singoli pezzi di mobilio o arredo, perché costituisce una galassia di prodotti interconnessi, e non solo il frutto di migliaia di progettisti e piccole imprese come un tempo. Ne è la prova anche l’edizione 2023, che torna normale, cioè come nel periodo pre-pandemico. Ma torna anche in un mondo diverso, per le tensioni geopolitiche, economiche e lo slittamento di abitudini e modi di vivere degli esseri umani. Tutto questo compone un mix difficile da sintetizzare, ma che ha spinto gli organizzatori a una titanica impresa di rinnovamento.

Salone del Mobile.Milano 2023

L’evento destinato a monopolizzare dal 18 al 23 aprile, Fiera Milano Rho, ma anche l’intera città lombarda si è presentato senza giacca e cravatta, optando per un look concreto, ma creativo, con un tocco di tecnologia a partire dal nome, che ha un punto (Salone del Mobile.Milano) come fosse un sito web.

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Partiamo dall’ambiente fieristico: un unico livello espositivo, con le aziende dei padiglioni superiori (8-12, 16-20) ricollocate in quello inferiore «per semplificare, migliorare e valorizzare la fruizione e l’esperienza di visita», hanno spiegato gli organizzatori. In più, c’è Euroluce (padiglioni 9-11 e 13-15), la biennale giunta alla 31esima edizione con nuovo layout ad anello ripensato dallo studio Lombardini22, definito smart, iper-fruibile e meglio connesso. Ovvio che un evento del genere, come è ormai consuetudine, non è solo una esposizione di oggetti, ma anche l’occasione di informazione e cultura, con mostre, talk, workshop, installazioni site-specific.

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Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano

«Una delle caratteristiche del Salone del Mobile è la sua capacità di evolvere per rispondere alle sfide più urgenti della contemporaneità. Lo abbiamo fatto nel 2021 inventando Supersalone, primo evento globale dopo i mesi durissimi della pandemia, con l’edizione dello scorso giugno, quando siamo tornati al format tradizionale accogliendo la sfida della sostenibilità, e continuiamo a farlo con l’edizione del 2023. Dopo tre anni, non era pensabile non ritornare ad aprile, la nostra tradizionale posizione nel calendario, come se nulla fosse avvenuto. Abbiamo lavorato per dare forma alle suggestioni e alle visioni emerse in questi anni a partire da domande fondamentali: quale nuovo ruolo per un evento come il Salone? Come e da dove iniziare a progettarne l’evoluzione?», commenta Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano. «Abbiamo raccolto le esigenze di chi il Salone lo fa e lo vive, espositori e visitatori, con più di 2.300 interviste e gruppi di lavoro tematici. È nata, così, l’idea di una mostra su un unico livello per facilitare i flussi e abbiamo fatto un lavoro quasi urbanistico sul disegno interno dei padiglioni. A partire da Euroluce, dedicata al mondo dell’illuminazione, così profondamente cambiato negli ultimi anni, abbiamo ridisegnato i percorsi integrando gli spazi delle aziende con contenuti culturali interdisciplinari che riguardano la relazione tra luce, architettura, arte e scienza. Una metamorfosi che in prospettiva interesserà tutto il Salone che ha l’ambizione di contribuire a ridisegnare il modello fieristico».

Il pre-evento suggerisce ottimismo: sono previsti 1.962 espositori, 550 giovani under 35 e 27 scuole di design. L’evento, inoltre, è stato previsto su diversi ambiti, tra Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, Euroluce, SaloneSatellite, percorsi estetici e culturali, spazi esperienziali e aree di sosta e riposo, conferenze, workshop verticali, mostre tematiche, bookshop, installazioni site specific e, ultimo ma non meno importante, connessioni di business.

Non sarà una novità, invece, l’inevitabile focus sulla responsabilità ambientale, economica e sociale, tema ineludibile praticamente da tutti gli eventi fieristici. Per questo motivo il Salone ha intrapreso il percorso che lo porterà a ottenere la certificazione Iso 20121 per la gestione sostenibile dell’evento. L’attività di verifica svolta da Rina in questa fase ha già portato all’ottenimento del certificato di sostenibilità per la fase di progettazione. «L’iter di certificazione ci sta aiutando ad acquisire maggiori competenze internamente, ma anche nel dialogo costruttivo con tutti gli stakeholder coinvolti. Siamo un evento globale, come organizzatori sappiamo quanto sia importante condividere con tutte le aziende espositrici, gli allestitori, i visitatori, e tutto l’ecosistema del design, questa scelta etica e responsabile», commenta Porro.

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Conferenza stampa, Foto ©Andrea Mariani

Ma come si fa un Salone sostenibile? Per Euroluce, per esempio, ha immaginato con FormafantasmaLombardini22, strutture modulari perché questo progetto possa avere una continuità, se non all’interno della fiera, in altri luoghi, come già accaduto per Design with Nature di Mario Cucinella. Inoltre, Il Salone ha avviato le procedure per individuare fornitori di materiali riciclati, riciclabili o riutilizzabili per la realizzazione delle parti comuni, e si adopererà per rigenerare le risorse consumate e assorbire i rifiuti prodotti, sceglierà partner istituzionali che abbiano al centro della loro strategia una reale attenzione alle persone e al pianeta e ha già ampliato le linee guida per allestimenti sostenibili proposte l’anno scorso alle aziende espositrici.

«Del concetto di sostenibilità FederlegnoArredo si è fatta promotrice, intraprendendo già da alcuni anni con i suoi associati un percorso che ci porterà a essere leader indiscussi in una materia che già ci vede eccellere, come dimostra anche il recente riconoscimento da parte dell’Onu quale prima filiera legno-arredo al mondo ad aderire al Global Compact. Federazione, imprenditori e Salone del Mobile stanno camminando all’unisono verso un obiettivo comune che racchiude in sé il valore più alto del fare impresa: la responsabilità verso il futuro», chiosa Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.

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Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo

Alla fine, però, oltre agli aspetti culturali, stimolanti o di pura curiosità, il bilancio del Salone sarà legato al business. Il mercato italiano del legno-arredo lo scorso anno ha registrato +12,3%, grazie in particolare al contributo positivo di alcuni comparti, fra cui quello delle finiture per edilizia (porte, finestre, pavimenti in legno), frutto anche della politica pro-bonus. E per l’export si stima una crescita del 13,3%, trainata in particolare dagli Stati Uniti (terza destinazione dietro alla Francia e a pochissima distanza dalla Germania). Un trend destinato a proseguire? Se lo augura la filiera della progettazione e dell’arredamento, nella speranza che il burrascoso clima delle relazioni internazionali non si metta di mezzo.

Euroluce 2023

Euroluce 2023 ha un concept e il fil rouge tematico preciso: The city of Lights. Il contenuto culturale interdisciplinare dell’evento è stato curato da Beppe Finessi. Lo studio Formafantasma, la piazza e arena per esperienze immersive Aurore, il progetto di 12 Costellazioni, intermezzi architettonici che ospiteranno esposizioni nell’esposizione a cura di Finessi, sono alcuni degli aspetti aggiuntivi all’expo.

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Costellazioni

L’architetto Massimo Curzi, inoltre, curerà e allestirà la personale di Hélène Binet, una delle autrici più significative della fotografia contemporanea. Martina Sanzarello ha curato l’allestimento della mostra sulla classica lampadina a incandescenza. Matteo Pirola ha previsto una carrellata di stelle artificiali: apparecchi luminosi che i designer astronomi stanno indagando, oggetti che presentano accadimenti luminosi, sfere orbitanti, superfici riflettenti, eclissi abbaglianti, aurore colorate allestite dallo studio From outer Space.

Michele Calzavara è, invece, il curatore di una rassegna d’immagini di architettura degli interni, dove protagonista è la luce artificiale: un percorso popolato di accenti e punti di luce, in cui riconoscere una fonte luminosa che abita e trasforma lo spazio in modo speciale. L’allestimento di questa mostra, realizzato da Berfu Bengisu Goren, ha una natura ibrida, poiché prevede la presenza simultanea di due funzioni: lo spazio espositivo vero e proprio e uno spazio dedicato a workshop delle aziende espositrici, incontri professionali e dimostrazioni tecniche e tecnologiche. Infine, Maurizio Nannucci, tra i più potenti interpreti della luce artificiale nell’arte contemporanea, è l’autore di una grande un installazione site-specific, una lunga scritta luminosa al neon: «You can image the opposite» che, idealmente esorta a immaginare il contrario, a un fare creativo, curioso e virtuoso. C’è, poi, la libreria specializzata in design, arte e illustrazione, a cui si aggiungono anche libri di letteratura, che, in varie  declinazioni, esplorano il tema della luce.

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Lombardini22, progettisti del layout di Euroluce 2023
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Assonometria

Sempre legato a Euroluce è il 24esimo SaloneSatellite, con oltre 550 soggetti. Tema di quest’anno è Design Schools–Universities / Building the (Im)possible. Process, Progress, Practice: tema che vuole sottolineare il contributo delle scuole alla formazione dei nuovi designer. Sono 27 le scuole e università che parteciperanno.

Gli spazi del SaloneSatellite Award, alla sua 12a edizione saranno contraddistinti dalla presenza di sole e luna, elementi che segneranno l’estetica di tutta la manifestazione. Grandi telescopi, che permetteranno di ammirare un cielo che riflette il presente e il futuro del design.

Euroluce, inoltre, omaggerà designer e aziende della luce con la mostra speciale Sate-light. 1998-2022 SaloneSatellite young designers, allestita simbolicamente sul confine fra i due spazi: presenterà gran parte delle lampade progettate dai giovani che negli anni hanno preso parte alle varie edizioni del SaloneSatellite ed entrate in produzione grazie alla collaborazione con le tante aziende che hanno scommesso su queste promesse. Ospite del SaloneSatellite sarà anche Gaetano Pesce, invitato per raccontare i passi principali della sua lunga carriera e il suo apporto interdisciplinare al mondo del progetto, ma anche per trasmettere ispirazione, energia e passione ai giovani. E a Euroluce è previsto anche un nuovo programma di talk curato da Annalisa Rosso su tematiche come la transizione ecologica e il ruolo della tecnologia nel futuro prossimo, con interviste a Shigeru Ban, Nao Tamura, Kjetil Trædal Thorsen e Marius Myking di Snøhetta e Andrea D’Antrassi di Mad.

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