Indagine: in Italia si lavora meglio

Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia

Dove si lavora meglio? Great Place to Work, azienda specializzata nello studio e nell’analisi del clima aziendale, della trasformazione organizzativa e dell’employer branding, ha stilato la classifica Best Workplaces in Europe 2022, che comprende le 150 migliori aziende europee per cui i dipendenti sono più felici di lavorare, scelte da 800 mila collaboratori in rappresentanza di 1,4 milioni di persone impiegate in oltre 3 mila imprese attive in 21 Paesi in Europa. Il ranking, suddiviso in 4 categorie (Multinational Companies, Large Companies, Medium Companies, Small Companies) in base al numero di collaboratori e alla presenza in più Paesi (Multinazionali, oltre 500, tra 50 e 499, tra 10 e 49), ha visto le migliori organizzazioni europee ottenere, in media, un dato superiore di 10 punti percentuali (89%) rispetto a quelle premiate nelle varie classifiche nazionali dei Best Workplaces (79%).

Per quanto riguarda i settori di riferimento un terzo delle aziende presenti in classifica (31%) è attivo nell’ambito IT (Information Technology), seguono l’asset dei servizi professionali (15%) e quello dei servizi finanziari e assicurativi (11%). Facendo invece un focus sull’Italia, il Bel Paese è il secondo paese europeo, insieme alla Francia, per numero di aziende premiate (7%), dietro solo al Regno Unito (9%) ma davanti a Germania e Spagna (5%) e ha un’impresa, Illimity, gruppo bancario ad alto tasso tecnologico, che figura al 13° posto tra le 50 Best Large Companies europee. Rilevante la presenza italiana anche nella categoria 50 Best Medium Companies grazie a Bending Spoons (Information Technology, Software, 6°posto), Sidea Group Srl (Information Technology, Consulenza IT, 15°) e Webranking (Media, Servizi Internet Online, 42°), mentre sono due le aziende tricolori (Fluentify e Nebulab Srl) premiate nella categoria delle 25 Best Small Companies. Menzione speciale per Chiesi Group, impresa attiva nel settore biotecnologie e prodotti farmaceutici, che è l’unica azienda italiana presente nella classifica delle multinazionali (12° posto), un ranking solitamente avaro di soddisfazioni per il Bel Paese, spesso appannaggio dei grandi gruppi statunitensi.   

Il principale indicatore preso in considerazione nell’analisi del ranking delle migliori aziende europee è il Trust Index, l’indice di fiducia, che raggruppa tematiche quali credibilità, rispetto, equità, coesione e orgoglio. Qui i Best Workplaces in Europe 2022 hanno mostrato, nel confronto con le aziende premiate nelle varie classifiche nazionali dei Best Workplaces, migliori risultati in termini di rispetto (+11%), credibilità (+10%), equità (+9%), orgoglio (+9%) e coesione (+8%). Altri temi importanti emersi nella ricerca riguardano i benefit, speciali e unici, ottenuti dai collaboratori rispetto ai quali c’è una differenza di 19 punti percentuali (82% vs 63%) tra i Best Workplaces in Europe 2022 e le imprese premiate nei ranking nazionali, il benessere dei dipendenti (59% vs 42%, +17%), la sensazione di ricevere una parte equa dei profitti realizzati dall’organizzazione (74% vs 57%, +16%), il coinvolgimento dei collaboratori, da parte della direzione aziendale, nelle decisioni che riguardano le loro mansioni o il loro lavoro (83% vs 69%, +14%), la celebrazione delle persone che sperimentano modi nuovi e migliori di fare le cose (87% vs 73%) e l’offerta di avere opportunità di formazione professionale (85% nei Best Workplaces in Europe contro il 71% delle aziende premiate nelle classifiche nazionali dei Best Workplaces).

“La classifica dei migliori ambienti di lavoro in Europa conferma quanto sia fondamentale, in questo momento storico, l’ascolto delle persone: meritocrazia, imparzialità, ma anche una paga equa e la possibilità di una partecipazione ai profitti delle organizzazioni sono oggi gli elementi che differenziano queste imprese rispetto a tutte le altre”, spiega Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia. “Un collaboratore che vive un’esperienza positiva sul luogo di lavoro contribuisce direttamente al successo aziendale, permettendo all’impresa di sfidare e battere la concorrenza presente sul mercato. Livelli elevati di rispetto, equità e benessere contribuiscono a creare una cultura di lavoro ad elevata fiducia nella quale il 90% dei dipendenti dei Best Workplaces in Europe 2022 raccomanderebbe vivamente il proprio datore di lavoro ad amici e parenti e, nella stessa percentuale, ritengono che i colleghi con cui lavorano siano disposti a dare di più per portare a termine il proprio lavoro. Ecco, dunque, come dare priorità alle proprie persone in azienda, aiuta i Best Workplaces europei ad affrontare nuove sfide lungo il percorso di crescita aziendale in un momento nel quale il futuro del lavoro è in continua ridefinizione”, conclude Zollo.

La classifica legata alla categoria Multinational Companies, che comprende le migliori 25 aziende europee operanti in tre o più paesi del mondo e con più di 1.000 dipendenti, vede al primo posto DHL Express, multinazionale attiva nel settore logistica e trasporti. Seguono AbbVie (2°), realtà attiva nel settore biotecnologie e prodotti farmaceutici e, in terza posizione, Hilton, catena globale attiva nell’ambito dell’ospitalità, hotel e resort. Il podio della categoria 50 Large Companies, imprese europee con un numero di collaboratori superiore a 500, è composto da Turkcell Global Bilgi, azienda turca operante nel settore delle telecomunicazioni, seguita dalla polacca Sii Polska (Information Technology) e dalla svizzera Vebego AG (servizi professionali). Tra le imprese europee costituite da un numero di persone compreso tra 50 e 499 e appartenenti alla categoria 50 Best Medium troviamo al primo posto la svizzera UMB AG (Information Technology) davanti all’azienda cipriota XM (servizi finanziari e assicurazioni) e alla belga Easi (Information Technology). Infine, tra le 25 migliori aziende europee della categoria Best Small, con un numero di collaboratori compreso tra 10 e 49, trionfa l’irlandese Global (media) davanti all’impresa turca Latro Kimya (manifatturiero e produzione) e alla greca NetSteps (servizi professionali).

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