La riduzione dei consumi per il raffrescamento degli edifici e il contenimento del surriscaldamento su scala urbana hanno portato all’emanazione di diversi provvedimenti, tra cui il decreto Requisiti Minimi del 26 giugno 2015, e il successivo noto come Cam (Criteri ambientali minimi), che definisce a tutti gli effetti le regole e i limiti da rispettare per la progettazione e riqualificazione degli edifici in ottica di risparmio energetico. In questo senso l’analisi del comportamento estivo del sistema parete e/o sistema tetto diventano fondamentali per comprendere e realizzare una soluzione sostenibile.
Il tetto che riflette più energia solare possibile e disperde meno calore sicuramente rispetta quanto prescritto dal decreto Requisiti Minimi. Per ottenere questo tipo di copertura bisogna comprendere alcuni concetti base quali riflettanza, emissività ed Sri.
La riflettanza è la misura della frazione di radiazione solare incidente che viene riflessa da una superficie irradiata. Il valore varia tra 0 e 1, rispettivamente una superficie totalmente assorbente e una totalmente disperdente. Più il valore di riflettanza è vicino allo 0 meno il materiale ha capacità di riflettere la radiazione solare.
L’emissività è invece la frazione di energia irraggiata dal materiale rispetto all’energia irraggiata da un corpo nero alla stessa temperatura e assume valori tra 0 e 1. Dipende da fattori quali la temperatura, l’angolo di emissione, la lunghezza d’onda e la finitura superficiale del corpo osservato.
Infine, l’indice di riflettanza, ossia lo Sri, è un valore calcolato dipendentemente dalla riflettanza e dall’emissività di una superficie: si esprime in scala da 1-100 e indica la posizione rispetto al comportamento di una superficie bianca e di corpo nero. L’indice si calcola utilizzando la Astm E1980 a partire dai valori di riflettanza e di emissività dei materiali costituenti il manto di copertura e imponendo un coefficiente di scambio convettivo.
Da queste definizioni è possibile dedurre che un ridotto valore di assorbimento solare e un elevato valore di emissività permettono a un materiale di non surriscaldarsi e di disperdere molta energia per irraggiamento. Questo però non basta perché è importante conoscere anche l’attitudine del materiale a disperdere energia sotto forma di irraggiamento. Il parametro che unisce questi aspetti è l’indice di riflettanza (Sri).
Se i protocolli ambientali volontari, come Leed e Itaca, fanno riferimento allo Sri, il Decreto Requisiti Minimi fa riferimento alla sola riflettanza. Ma questo valore potrebbe non essere esaustivo ai fini del risparmio energetico, perché la temperatura superficiale di un corpo soggetto a irraggiamento non dipende solo dal valore di riflettanza ma anche dalla sua emissività. Oltre al fatto che la riflettanza non è costante nel tempo, ma soggetta a invecchiamento a causa del deperimento del materiale stesso o dei depositi di polveri sulle superfici dei materiali.
Nella tabella (in basso) sono riportati i valori limite individuati dal Decreto Requisiti Minimi e dal protocollo Leed.
Alla luce di quanto illustrato, anche su una copertura a falda diventa dunque importante analizzare il contributo dato dal tegumento scelto. Per questo motivo Terreal Italia ha sottoposto la maggior parte dei propri prodotti a test specifici, eseguiti da un laboratorio esterno certificato, per l’individuazione della riflettanza, dell’emissività e dell’indice di riflettanza.
L’argilla utilizzata e analizzata ha ottenuto un risultato di emissività (quanta radiazione di calore emana) che varia tra 0,75 e 0,76, pressoché costante indipendentemente dal colore della tegola o del coppo. Riflettanza e indice di riflettanza subiscono invece notevoli variazioni in funzione del colore, con oscillazioni che variano da 0,16 a 0,55 per la riflettanza e tra 63 e 6 per lo Sri.
La maggior parte delle colorazioni soddisfano quanto richiesto dal decreto Requisiti Minimi, in cui la riflettanza deve essere maggiore di 0,30 per le coperture a falda. Tuttavia, i colori in pasta molto scuri, quali il nero e il testa di moro, sono naturalmente penalizzati, anche se possono essere utilizzati senza inficiare le prestazioni del sistema copertura e il comfort interno dell’abitazione grazie all’impiego della ventilazione.
Diversi studi iniziano ad affermare l’importanza del concetto di riflettanza equivalente, parametro in grado di valutare sia la riflettanza da assegnare al manto di copertura sia la capacità dissipativa dell’intercapedine d’aria. A questo proposito Terreal Italia offre un’ampia gamma prodotti che offrono soluzioni performanti in grado di realizzare, incrementare e agevolare l’intercapedine d’aria: accessori dedicati in cotto, come gli aeratori, oppure accessori funzionali di diversi materiali, come il Kit Colmo Ventilato Terreal con una capacità di ventilazione pari a 425 centimetri quadrati, i listelli rompitratta microforati di diversi profili e Crearoll, rotolo per il colmo con sezione micro-ventilata centrale.