Dalla fabbrica alla 8ème Art: la riqualificazione dell’ex stabilimento Renault a Marsiglia

Passerella pedonale di accesso alle abitazioni. ©Stefano Anzini

Un nuovo complesso edilizio che dialoga con l’Huveaune, il fiume che attraversa Marsiglia, con il boulevard Michelet, uno degli assi viari storici della città, e con il parco dell’Unité d’Habitation di Le Courbusier. In questo incrocio di storia e natura è stato da poco completato il primo lotto di 8ème Art, l’intervento di riqualificazione dell’ex stabilimento Renault. Un’opera che porta la firma di Atelier(s) Alfonso Femia e di Roland Carta. Due le fasi dell’operazione: la prima si è conclusa lo scorso settembre con la consegna delle opere (lotto Michelet); per la seconda, posta a sud ovest dell’area (lotto Mazargues), i lavori, iniziati da poco, si concluderanno nel 2024.

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Il nuovo complesso edilizio sorto sull’area dell’ex Renault in boulevard Michelet a Marsiglia. ©Stefano Anzini
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Planimetria generale a livello del quarto piano; a destra della strada, il lotto realizzato; a sinistra, quello in corso di realizzazione. Credits, Atelier(s) Alfonso Femia AF517

 

Colpisce della realizzazione, oltre la scelta di forme, colori, materiali e texture, il rapporto tra gli elementi naturali (il fiume e il nuovo asse verde parallelo al boulevard) e il carattere forte dell’architettura: un doppio registro che il progetto svela e valorizza. Stupisce anche il dialogo che l’architettura crea con la luce del Mediterraneo.

L’importanza del rinnovo urbano di questa parte di città sta anche nei numeri: 589 nuovi alloggi, di cui 151 di housing sociale e 90 attrezzati con servizi per anziani, quasi 12 mila metri quadrati destinati a uffici e 5 mila per gli spazi espositivi e l’autorimessa di Renault. Con un movimento fluido, le altezze degli edifici residenziali del secondo lotto digradano verso il fiume, mentre le altre residenze, gli uffici e l’esposizione, posti a nord e a est verso il boulevard, mostrano tutta la loro importanza anche in altezza, offrendo al contempo trasparenza e porosità verso il cuore dell’isolato. Chiarezza e apertura sono infatti i concetti alla base della progettazione.

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Il complesso a uffici visto da nord. ©Luc Boegly

«Quello di Marsiglia è un progetto complesso: ci siamo dovuti rapportare a ciò che ci circondava, vale a dire i numerosi interventi razionalisti dei decenni scorsi», spiega Alfonso Femia. «Poi, con il grande boulevard, a cui ci siamo riferiti nel ridisegno del lotto con un volume ibrido, piuttosto denso. L’orizzontalità del progetto ha funzionato come contrappunto alla verticalità dei segni urbani presenti ai bordi del sito. Come chiesto dal concorso e nel rispetto dei vincoli normativi, siamo passati da una lettura territoriale e urbana a un’altra più intima. Il progetto, insomma, si è rapportato alle diverse scale di lettura della città. Con 8éme Art abbiamo cercato di produrre un’architettura di qualità attraverso il verde, gli spazi condivisi, i vuoti e i pieni».

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Facciata del fabbricato con listelli verticali di colore blu. ©Stefano Anzini
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Il blu del tetto alla francese e dei listelli verticali si alterna al colore bianco dominante. ©Stefano Anzini

 

Le residenze sono pensate in stretta relazione con gli affacci e l’orientamento: grandi terrazzi sul lato est, mentre gli alloggi che guardano a sud hanno logge e balconi schermati. Al colore bianco dominante, si alterna il blu del tetto alla francese (parte realizzato in lamiera e parte rivestito di piastrelle di ceramica con finitura diamantata), dei brise-soleil arabescati, dei listelli verticali, delle passerelle pedonali in quota e dei portici del complesso. Ne è risultata una varietà di trattamenti che hanno conferito una propria identità a ciascuna parte del progetto.

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Brise-soleil arabescati si alternano a finiture tradizionali dei balconi. ©Luc Boegly
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Brise-soleil arabescati di colore blu su facciate bianche. ©Luc Boegly

 

Il tetto ospita abbaini di grandi dimensioni: una soluzione che oltre a conferire un carattere contemporaneo, ha permesso di aumentare le superfici interne e di realizzare appartamenti duplex. Il sottotetto del fabbricato ospita gli appartamenti bifamiliari, soleggiati e con una visuale libera. La protezione solare di queste grandi vetrate è assicurata da un sistema di lamelle verticali motorizzate, disposte su binari.

Il piano urbanistico prevedeva la creazione di una nuova strada di quartiere, parallela al boulevard, che nel progetto di Femia e Carta diventa un parco lineare collegato a quello esistente dell’Unité d’Habitation: una via che offre nuove visuali a un paesaggio costruito introverso. In 8éme Art, grazie anche al lavoro del paesaggista Paul Pierre Pétel, il verde si fa strada un po’ dappertutto: la copertura dell’autorimessa, così come quelle degli edifici, è totalmente ricoperta di vegetazione, diventando così uno spazio conviviale. Gli spazi comuni attrezzati a verde completano l’organizzazione paesaggistica dell’intervento.

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Pianta del piano soprastante la concessionaria Renault Credits, Atelier(s) Alfonso Femia AF517
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Pianta del corpo principale sul boulevard Michelet. Credits, Atelier(s) Alfonso Femia AF517

Gli spazi comuni e, in particolare, le scale sono spesso trascurati nei progetti di sviluppo immobiliare. La realizzazione di Marsiglia mette in evidenza il trasporto dolce e il benessere incoraggiando l’uso delle scale rispetto agli ascensori, attraverso un trattamento qualitativo degli spazi. Ciò si traduce nella creazione di una circolazione verticale luminosa, ampia e accessibile. Per questo motivo, al piano terra, i vani scala sono completamente vetrati per invitare l’utente a percorrerli e i materiali offrono un carattere duraturo e di qualità.

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Colonne e parapetti blu e pareti con finitura diamantata caratterizzano le zone di servizio del complesso. ©Luc Boegly
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Le ampie zone a porticato con disegni artistici a soffitto.
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Cortile del complesso edilizio. ©Stefano Anzini

 

Mentre il complesso di Michelet è ai suoi primi mesi di vita, i lavori sul lotto 2 si concentrano sulla realizzazione delle strutture in elevazione. «Il disegno è unitario, ma non vi è dubbio che per questo secondo lotto vi fossero meno vincoli»,  aggiunge Femia. «C’è comunque continuità nello stile e nelle soluzioni: abbiamo voluto mantenere un profilo adatto al tessuto urbano limitrofo, formato da residenze di due-tre piani, e alla presenza del fiume. Qui avremo edifici con pareti intonacate, mentre nella parte alta le facciatesaranno rivestite di ceramica per mantenere il legame con gli edifici appena realizzati. Anche qui, al piano terra, nelle zone porticate, come abbiamo fatto nel lotto Michelet, ci avvarremo dell’opera di un’artista»

di Pietro Mezzi (da Youbuild n.23)

 

LA SCHEDA

8ÈME ART – Ristrutturazione dell’ex stabilimento Renault
Località: boulevard Michelet 138, Marsiglia
Promotore: Altarea Cogedim
Programma: Residenze, uffici, esposizione
Progetto di architettura: Atelier(s) Alfonso Femia AF517 e Carta Associés
Direzione artistica: Roland Carta, Alfonso Femia
Paesaggista: Paul Pierre Pétel Paysagiste
Artista: Ilaria Di Meo (Le vie del Mare)
Consulenze: Artelia (Impianti), Oasiis (Ambiente)
Superficie area: 58.250 mq
Alloggi: 589 (di cui 151 di housing sociale e 90 con servizi per anziani)
Uffici: 11.848 mq
Retail: Esposizione Renault
Lotto 1- Michelet: 34.880 mq (di cui 17.819 mq alloggi; 11.848 mq uffici; 5.222 mq esposizione e garage Renault) Lotto 2-Mazargues: 23.363 mq (di cui 320 mq commerciali)
Posti auto: 890
Iter: 2012 (concorso di progettazione), 2013 (studio), 2018 (cantiere), settembre 2021 (consegna lotto 1), 2024 (consegna lotto 2)
Fotografie: ©Luc Boegly, ©Stefano Anzini
Info: www.atelierfemia.com

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