NZEB, acronimo di near zero energy building, è l’obiettivo più ambito nel caso di nuove costruzioni. Come la villa recentemente completata nei pressi di Ferrara dallo studio pbda-piccola bottega di architettura che mostra le potenzialità offerte da una progettazione minuziosa e dalla selezione di componenti e prodotti mirati a massimizzare le prestazioni energetiche, senza pregiudizio per l’estetica e per la vivibilità dello spazio familiare. L’edificio è in classe energetica A4 con un consumo specifico di 20 kWh/m2a.
«La possibilità di realizzare un nuovo edificio, oggi non così comune, ci ha permesso di concepire il progetto in piena sintonia con i desiderata del committente. Il risultato è una residenza a misura delle esigenze della famiglia, nella quale tutti gli aspetti che la rendono unica sono stati sviluppati e approfonditi nel dettaglio», afferma l’architetto Denis Zaghi.
Frutto dell’incastro di volumi elementari che giocano su diverse altezze, l‘edificio di circa 300 mq si caratterizza per un grande soggiorno con sfittì di 3,5 metri, vero e proprio fulcro della casa. La zona giorno e l’area privata dei genitori sono accolte in un corpo dalla forma parallelepipeda, che si eleva solo al piano terreno, individuato dalla copertura piana, mentre gli ambienti destinati ai figli si trovano invece nel volume su due livelli, con tetto a falda, che nel seminterrato ospita anche i locali di servizio e il garage.
Gli spazi comuni della zona giorno sono caratterizzati da una notevole permeabilità visiva verso l’esterno, con ampie vetrate che mettono in comunicazione gli ambienti con il giardino, mentre le zone private per i genitori e i figli formano due blocchi distinti.
La ricerca delle soluzioni costruttive più efficienti dal punto di vista energetico è stata declinata principalmente dal punto di vista architettonico. L’edificio, infatti, è sprovvisto dell’impianto di riscaldamento: i raggi del sole che penetrano attraverso le superfici trasparenti forniscono il calore necessario in inverno e, in caso di necessità, basta accendere il caminetto situato al centro del soggiorno per integrare il fabbisogno termico.
La decisione di puntare verso un NZEB ha guidato non solo lo studio della disposizione degli spazi e della stratigrafia dell’involucro edilizio, ma anche lo sviluppo di alcuni elementi architettonici, come l’ampiezza delle vetrate e la profondità degli aggetti della copertura, che regolano l’irraggiamento solare durante l’arco dell’anno, unitamente alla selezione di componenti molto performanti dal punto di vista termico, come il portoncino d’ingresso della villa ThermoCarbon Hörmann.
Efficace sintesi fra design e tecnologia, ThermoCarbon Hörmann coniuga un’estetica sobria e curata in tutti i dettagli, con valori d’eccellenza per la coibentazione termica e per la resistenza antieffrazione. Disponibile di serie in bianco traffico (RAL 9016) opaco, in 20 motivi e altri 19 colori preferenziali e, opzionalmente, in tutte le cromie RAL a scelta, ThermoCarbon può essere personalizzata grazie agli equipaggiamenti aggiuntivi (maniglie, finestrature, serrature).
La struttura è composta da un telaio fisso, in alluminio a taglio termico (spessore 111 mm), e da un battente mobile in alluminio (spessore 100 mm), rinforzato da un profilo strutturale interno, sempre in alluminio a taglio termico, con rinforzo in fibre di carbonio e vetro e riempimento in schiuma rigida in poliuretano a elevata stabilità. Anche grazie al labirinto a tripla battuta e alle due guarnizioni perimetrali, ThermoCarbon soddisfa tutti i requisiti di un edificio a bassissimo consumo (UD ≥ 0,47 W/m2K) con elevate prestazioni di sicurezza (RC 3 di serie, RC 4 opzionale).
La villa di Ferrara inoltre è gestita da un impianto domotico, che controlla il funzionamento degli impianti di illuminazione e VMC, aziona le tende interne per moderare l’irraggiamento, comanda l’apertura motorizzata dei lucernari, creando le condizioni per garantire il massimo comfort termoigrometrico e luminoso. La gestione domotica è estesa all’azionamento del portone sezionale LPU 42 che chiude il garage e alla motorizzazione dei cancelli pedonale e veicolare, anch’essi di produzione Hörmann.
Concepito per adattarsi a qualsiasi tipo di varco, il portone sezionale Hörmann LPU 42 è composto da elementi modulari (spessore 42 mm) realizzati con una doppia parete metallica riempita da schiuma poliuretanica, che scorrono in verticale posizionandosi parallelamente al soffitto per minimizzare l’ingombro interno. La finitura di base (zincatura a caldo e strato protettivo in poliestere) restituisce un design pulito e permette la personalizzazione con diverse tipologie di finiture di serie e varianti cromatiche, ideali per l’inserimento in ogni contesto residenziale, tradizionale e contemporaneo. L’ottimale stabilità in tutte le posizioni, la perfetta tenuta perimetrale, l’elevato grado di isolamento termico e lo scorrimento silenzioso distinguono LPU 42.
LA SCHEDA
Architettura: pbda – piccola bottega di architettura: arch. Denis Zaghi (team leader), arch. Elisa Succi, arch. Anna Contati
Strutture: PCM2008
Consulenza energetica: arch. Andrea Boz
Impianti termomeccanici: ing. Cristiano Pareschi
Impianti elettrici e speciali: Sinectra
Illuminotecnica: pbda – piccola bottega di architettura
Format: Design Studio & arch. Lucia Rizzi
Portoncino d’ingresso: Hörmann ThermoCarbon
Portone sezionale: Hörmann LPU 42
Motorizzazione cancelli esterni: Hörmann LineaMatic H
Crediti immagini: Arch. Denis Zaghi