Global Flora Conservatory, Massachusetts: la serra hi-tech sale sul podio

Una vista dell’interno della serra

Vincitore del prestigioso Lafarge Holcim Design Award e dell’Architizer A+ Awards 2021, il Global Flora Conservatory per il Wellesley College in Massachusetts (Usa), cerca di superare la canonica idea di serra educativa o da esposizione a favore di un elemento più sostenibile e contemporaneo. La sostenibilità è sicuramente la chiave di questo progetto, che ha superato brillantemente i requisiti Net Zero Water della Living Building Challenge, la più rigorosa certificazione di edilizia sostenibile al mondo definita dall’international Living Future Institute con sede a Seattle.

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Panoramica di cantiere

 

Il gruppo di lavoro misto, composto dallo studio d’architettura americano Kennedy & Violich Architecture (Kva) e da un team interdisciplinare del Wellesley College, ha permesso concepire una struttura che non fosse soddisfacente solo da un punto di vista prettamente architettonico, ma che tenesse in considerazione anche le necessità botaniche delle piante. Il risultato è un’architettura tecnologicamente avanzata che ospita al suo interno un sistema sinergico di paesaggi disposti in biomi umidi e secchi che replicano le condizioni fisiche dell’habitat naturale delle piante ospitate. I bisogni dei vegetali sono stati ovviamente centrali nella progettazione della serra, che è dotata di sensori nel suolo che segnalano il grado di umidità. I dati raccolti sono poi consultabili online in modalità open source per ricerche accademiche.

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In questo diagramma, gli elementi chiave che caratterizzano questa costruzione performante passiva, dall’alto a s inistra in senso orario: Superfici, Sistema di Ombreggiamento Proattivo, Ventilazione Efficiente e Acqua per il Comfort Ambientale
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Sezione longitudinale

 

L’elemento tecnologico più innovativo è sicuramente l’utilizzo dell’Etfe: più leggero e flessibile del vetro, il tetrafluoroetilene ha permesso di aggiungere più altezza e volume rispetto a una serra tradizionale, minimizzando contemporaneamente il supporto strutturale dell’edificio. Questo consente, quindi, di piantare anche piccoli alberi o arbusti di grandi dimensioni come la camelia Durant, chiamata così in onore del fondatore della scuola e che si stima abbia 150 anni. Il piccolo padiglione circolare che la ospita è alto 12 metri ed è caratterizzato da una panchina curvilinea ricavata dal legno di un cedro giapponese che è stato abbattuto a seguito della costruzione. La possibilità di includere alberi e la scelta di lavorare con la topografia del sito, produce uno spazio interno estremamente dinamico e variabile.

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La serra a tronco di cono progettata per ospitare la grande camelia

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Il corpo, di forma curvilinea, si inserisce quindi, nella topografia della collina del Campus Wellesley e segue il percorso est-ovest del sole, così da massimizzare il guadagno di calore da irraggiamento in inverno. Inoltre, un sistema di ombreggiamento controllato da remoto permette di mitigare il riverbero estivo. L’irrigazione è affidata, invece, a delle cisterne sotterranee che raccolgono l’acqua piovana riciclata dal tetto della struttura e da quello del vicino Science Center.

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Sezione trasversale

 

L’involucro è composto da cuscini di due strati di Etfe che, concepiti anche come sfiati, permettono una perfetta ventilazione naturale dell’ambiente interno. Rispetto al vetro, inoltre, questo materiale migliora la qualità della luce e riduce la perdita di calore, abbassando il fabbisogno energetico della struttura. Al contrario dell’ Etfe monostrato, l’involucro a cuscinetti ha superato anche un importante test di stress climatico, resistendo perfettamente al carico di neve invernale del New England.

di Valentina Labriola, Politecnico di Milano (da YouBuild n. 21)

 

LA SCHEDA

Luogo: Wellesley College, Wellesley, Massachusetts, USA
Progetto: Global Flora Conservatory
Cliente: Wellesley College Architettura: Kennedy & Violich
Architecture (Managing Principal): Frano Violich
Project Designers: Shawna Meyer, Kyle Altman, Bob White, Nick Johnson, Daniel Sebaldt, Michael Bennet, Diana Tomova, Peteris Lazovskis, Mark Bavoso, Lynced Torres, Noam Saragosti
Strutture e Ingegnerizzazione: Buro Happold Consulting Engineers
Impianti: Nitsch Inc.
Paesaggio: Andropogon Associates
Lighting: Tillotson Design Associates
Consulenza Climatica: Transsolar KlimaEngineering
Consulenza Allestimento: Small Design Firm
Consulenza Energetica: ReVision Energy
Cronologia: aprile 2018 – giugno 2019
Fotografie e disegni: courtesy KVA.
info: www.kvarch.net – www.wellesley.edu

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