A settembre al via i nuovi cantieri per la ex area Expo anche con 200 milioni canadesi

L'area ex Expo

Il fondo pensione canadese Cpp Investments punta su Mind, l’ex area Expo2015 a Milano. Il fondo ha siglato un accordo che prevede il co-investimento paritario da 400 milioni di euro complessivo di Lendlease (gruppo australiano) e Cpp Investments in un fondo real estate italiano destinato allo sviluppo della Fase 1 dell’area del West Gate di Milano Innovation District (Mind). I due gruppi sono già impegnati insieme nel progetto di una torre per uffici a Barangaroo, Sydney (Australia), e nella costruzione di 800 appartamenti da gestire in locazione a Elephant Park, Londra (Regno Unito).

Mind è una partnership pubblico-privato con Arexpo, proprietaria dell’area e partecipata da Mef, Regione Lombardia, Comuni di Milano e di Rho, Fondazione Fiera Milano e Città Metropolitana di Milano. L’area punta a diventare un distretto dell’innovazione focalizzato sulle scienze della vita e sulla tecnologia in un’area di oltre 1 milione di metri quadrati.

Rendering dell'area Mind riqualificata
Rendering dell’area Mind riqualificata

Lendlease deterrà i diritto per 99 anni su circa 480mila metri quadrati, per un valore dello sviluppo stimato in circa 2,5 miliardi di euro. Mind ospiterà il nuovo campus dell’Università Statale e l’ospedale ortopedico Galeazzi, ma anche lo Human Technopole, il nuovo istituto di ricerca italiano per le scienze della vita, altri centri di ricerca e Federated Innovation, un ecosistema sinergico dell’innovazione che coinvolge più di cento aziende impegnate a co-creare innovazione. Nel progetto, uffici, laboratori, case in affitto, negozi e spazi per i residenti si affiancheranno alle istituzioni pubbliche, in un distretto dove vivranno e lavoreranno ogni giorno fino a 60mila persone.

Gli australiani sono giunti alla fase conclusiva della preparazione dell’area e dopo l’estate partirà il cantiere. La prima fase, che sarà ultimata entro il 2023, vedrà il rilascio dei primi cinque lotti: circa 300 unità abitative in modalità built-to-rent (rivolte sia alla domanda locale del bacino di Milano e del Sempione sia all’indotto interno del sito come ricercatori, personale e famiglie dei pazienti del Galeazzi), un hotel di 300 camere e un innovation hub di uffici e retail.

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