A Venezia conclusi i restauri di Ca’ Tron

Le fasi del restauro di Ca' Tron

Con l’intervento sulla facciata sul Canal Grande si sono conclusi i restauri di Ca’ Tron, palazzo cinquecentesco di scuola sansoviniana, dal 1972 sede degli studi di pianificazione e urbanistica dell’Università Iuav di Venezia. Nel giugno scorso erano stati completati i lavori di adeguamento e rifunzionalizzazione del terzo piano dell’edificio , che aveva risentito di un aggravamento a seguito dei danni alla copertura, causa del degrado delle strutture lignee e di altre componenti edilizie. L’attività di recupero è stata condotta con un puntuale rilievo delle strutture lignee che ha permesso di valutare con precisione lo stato di conservazione e i danni presenti. Gli interventi di restauro hanno consentito di migliorare il comfort ambientale, realizzare un sistema impiantistico efficiente, da estendere al resto del palazzo, e ottimizzare la tenuta sismica della copertura.

Nel corso dei lavori sono state valutate anche le precarie condizioni statiche della cornice del tetto  prospettante il Canal Grande. La verifica dei tiranti esistenti e dello stato della gronda in pietra d’Istria hanno reso necessario un intervento di consolidamento che è avvenuto con tecniche della tradizione costruttiva veneziana , condotta per mezzo di materiali e tecnologie innovative . L’analisi dello stato di conservazione della facciata  ha portato poi ad affrontare l’intervento di restauro degli intonaci e degli elementi lapidei, con attività di pulitura, consolidamento e integrazione delle porzioni degradate, processi completati con l’applicazione di specifici protettivi su tutte le superfici. Il complesso degli interventi a Ca’ Tron, cui va aggiunto il restauro dei teleri nel salone centrale, già programmato e finanziato dalla Soprintendenza, costituisce un momento importante per la conservazione e il futuro utilizzo del palazzo, che si avvia a diventare fondaco della ricerca  aperto agli scambi internazionali, alla città, alle imprese, alle istituzioni locali.

Negli spazi del terzo piano è attiva da mesi la nuova sede della Fondazione Eni Enrico Mattei a Venezia, che insieme all’Università Iuav ha costituito il centro internazionale di ricerca EPiC  (Earth and Polis research center), che si occupa di due temi strategici del dibattito contemporaneo: l’adattamento delle città al cambiamento climatico e la ricostruzione delle città in contesti di conflitto. A partire da maggio, Ca’ Tron sarà inoltre sede del Segretariato di coordinamento dei paesi Baltici  affidato a Iuav e a Cimea, che coordinerà il progetto AdReN (Automatic Recognition in the Adriatic Region) per creare un polo veneziano dedicato all’internazionalizzazione della didattica rivolto all’area adriatico-balcanica , con un focus  particolare al mondo dell’architettura, del design e delle arti.

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