Specializzata in prefabbricati in calcestruzzo dal 1964, Paver Costruzioni è oggi uno dei principali player del mercato con quattro stabilimenti (due a Piacenza, uno a Ferrara e uno a Pistoia), e soluzioni che spaziano dal mondo della viabilità alla agro-zootecnia fino all’edilizia e all’arredo urbano. Proprio di questo ambito si occupa la divisione Paverlife, impegnata nella progettazione e lo sviluppo di prodotti per la qualità urbana, tra cui l’innovativo BioPlus, sistema costruttivo brevettato composto da una famiglia di blocchi cassero di calcestruzzo antisismico alleggerito con argilla espansa Leca e uno strato di isolante Neopor ad alta densità, per una elevata efficienza energetica.
Ne parliamo con Francesco Rosi, ingegnere e responsabile di prodotto presso l’azienda.
Domanda. BioPlus è un sistema innovativo per le costruzioni: di che cosa si tratta?
Risposta. BioPlus rappresenta l’evoluzione di una tecnologia che ha avuto origine nella storia delle costruzioni negli anni Sessanta-Settanta. Nel corso del tempo il sistema ha subìto un’evoluzione, grazie all’introduzione di un aggregato virtuoso nell’impasto di calcestruzzo, cioè l’argilla espansa Leca. Poi, dal 2000 circa, ha subìto un’ulteriore evoluzione con l’inserimento all’interno della stratigrafia del blocco di uno strato di materiale isolante, per migliorare le prestazioni energetiche del sistema. Paver è riuscita quindi a creare un sistema in grado di rispondere a esigenze strutturali antisismiche, energetiche e acustiche, con un’unica soluzione: il blocco cassero BioPlus.
D. Come è composto il blocco BioPlus?
R. Dall’interno verso l’esterno il blocco si compone di uno strato in calcestruzzo alleggerito con argilla espansa Leca, una cavità per l’alloggiamento dei ferri di armatura, uno strato isolante Neopor con grafite con spessori diversi, secondo la configurazione progettuale e la zona climatica in cui si opera, e un ultimo strato di calcestruzzo alleggerito. Questa alternanza consente di garantire ottime performance strutturali, energetiche, termoigrometriche, non solo in termini di contenimento dei fabbisogni invernali, ma anche estivi.
D. Ci sono differenti tipologie di blocchi?
R. Offriamo al mercato due configurazioni di riferimento: la configurazione standard, pensata per il clima mediterraneo del Centro-Sud Italia, e la configurazione Bioplus A+ che presenta maggiori spessori del materiale isolante, fino a 17 centimetri, in modo da garantire elevate prestazioni di isolamento nelle zone climatiche più fredde. Oltre a queste due tipologie, possiamo offrire anche configurazioni personalizzate in funzione delle esigenze strutturali per edifici che richiedono maggiore impegno statico.
D. Il sistema è brevettato?
R. Sì, il sistema è brevettato da Paver e dispone di una serie di accorgimenti operativi che consentono una posa in opera completamente a secco. Il sistema è dotato infatti di elementi a incastro orizzontale e verticale che consentono di montare il sistema come un Lego, man mano che si predispone l’armatura.
D. C’è un manuale di guida per l’installazione?
R. Le due famiglie di blocchi sono dotate di quattro elementi ciascuna, che consentono la realizzazione di tutti i nodi strutturali che caratterizzano un fabbricato. Ogni elemento è ingegnerizzato per rispondere a tutte le esigenze del progettista. Assemblando i blocchi insieme è possibile realizzare tutte le geometrie necessarie, andando anche a correggere in maniera virtuosa i ponti termici. In più, i vari elementi sono accompagnati da tavelle per la protezione degli elementi strutturali sul cordolo di solaio.
D. L’azienda offre anche un servizio di supporto alla progettazione?
R. Oltre alla documentazione tecnica, mettiamo a disposizione tutti i certificati di natura strutturale, esempi di calcolo e un software gratuito dedicato alla progettazione. In più, anche se il nostro sistema non richiede una progettazione integrata, offriamo la possibilità di scaricare la libreria Bim dedicata, per dare ulteriore supporto alla definizione delle geometrie del fabbricato e migliorare l’operatività in cantiere.
D. Il blocco risponde alla necessità di costruzioni antisismiche per nuove costruzioni. E per il rinforzo strutturale?
R. BioPlus è pensato per le nuove costruzioni e offre elevate prestazioni dal punto di vista sismico. Per quanto riguarda il rinforzo strutturale di costruzioni esistenti, invece, abbiamo di recente introdotto un’evoluzione applicativa del sistema, denominata Cappotto Sismico, che consente di rispondere alle esigenze di riqualificazione sismica ed energetica degli edifici. Anche se i due sistemi concettualmente si assomigliano molto dal punto di vista delle prestazioni, implicano un approccio progettuale molto diverso.
D. Bioplus è molto performante anche a livello di isolamento. Può essere utilizzato anche per raggiungere delle prestazioni eccellenti per edifici a energia quasi zero?
R. È chiaro che nella progettazione di edifici Nzeb, oltre all’involucro opaco, si affiancano scelte inerenti anche agli elementi impiantistici. Diciamo che con il nostro sistema è possibile realizzare edifici a energia quasi zero. Oltre ad avere elevate prestazioni in termini di contenimento del fabbisogno energetico invernale, grazie alla sua trasmittanza, infatti, BioPlus garantisce ottime prestazioni anche durante la stagione estiva. L’alternanza di materiali a elevata massa superficiale consente un buon comportamento termodinamico, che evita il surriscaldamento estivo delle pareti, limitando così i consumi necessari anche al raffrescamento. E, in un clima che sta volgendo sempre più verso estati molto lunghe e inverni sempre meno rigidi, tutto ciò diventa molto significativo.
D. Un’ottima risposta, dunque, anche dal punto di vista del comfort…
R. Sì, l’involucro altamente prestazionale realizzato con BioPlus consente di realizzare edifici in grado di offrire il massimo comfort, sommando benefici di contenimento dei fabbisogni energetici, isolamento acustico e sicurezza strutturale. Una casa sostenibile a 360 gradi.
D. Restando in tema di sostenibilità, come il prodotto risponde alle esigenze di riduzione dell’impatto ambientale?
R. I blocchi BioPlus rispondono ai requisiti dei Criteri ambientali minimi: sono prodotti con un contenuto minimo di materia prima seconda, sono riciclabili a fine vita e riutilizzabili come inerti, e utilizzano come materiale principale l’argilla espansa Leca, materiale naturale certificato come prodotto sostenibile nell’impiego delle edificazioni. Infine, utilizzati insieme ad altre componenti dell’involucro edilizio, i blocchi BioPlus consentono di raggiungere prestazioni eccellenti per edifici a energia quasi zero. Un altro elemento importante, che inerisce sempre il discorso dei Cam, riguarda l’indice di radioattività dei prodotti da costruzione. BioPlus soddisfa ampiamente le indicazioni a livello comunitario, restando molto al di sotto del valore consentito, con un indice inferiore a 0,5 I.
D. Che certificazioni possiede il prodotto?
R. Il prodotto possiede tutte le certificazioni inerenti le prestazioni termiche e acustiche derivanti da prove di laboratorio. In più Bioplus è stato sottoposto a prove sperimentali antisismiche presso Eucentre ed è certificato per essere utilizzato nell’edilizia antisismica. Il sistema, come tutti i prodotti Paver, è inoltre certificato Cam e può essere utilizzato per lavori pubblici e interventi che intendono usufruire dei sistemi incentivanti, tipo il superbonus.
D. Il prodotto è quindi compatibile con interventi che danno accesso ai bonus fiscali?
R. Assolutamente sì. Per accedere al superbonus abbiamo due strade percorribili: la demolizione e ricostruzione con il sistema BioPlus oppure, in caso di riqualificazione del patrimonio edilizio, il nuovo sistema Cappotto Termico, evoluzione applicativa del sistema che consiste in un blocco cassero che viene addossato alla struttura esistente, ed è in fase avanzata di sperimentazione.
Paver Costruzioni: progettisti e costruttori al primo posto
«Paver Costruzioni è oggi in grado di soddisfare il mercato dell’edilizia a 360 gradi», racconta Nicola Nesi, direttore commerciale dell’azienda. «Dal pavimento autobloccante ai prodotti per la viabilità fino a sistemi costruttivi all’avanguardia come BioPlus, Paver possiede una produzione molto diversificata in grado di rispondere alle esigenze di un ampio bacino di professionisti del mondo delle costruzioni. Oggi con i nostri stabilimenti occupiamo un’area totale di 460 mila metri quadri, abbiamo quasi 50 mila metri quadri di capannoni coperti e diamo occupazione a circa 300 persone. Da anni vantiamo l’attestazione Cribis Prime Company con rating A, riconoscimento di massima affidabilità commerciale, e i nostri prodotti possiedono tutte le certificazioni Epd e marcature CE».
Domanda. I vostri sistemi permettono di accedere agli incentivi fiscali?
Risposta. Tutti i nostri prodotti sono certificati Cam e consentono di accedere agli incentivi fiscali. Anche prima del superbonus, i nostri prodotti erano in grado di rispondere ai requisiti necessari per accedere agli incentivi fiscali del sismabonus e dell’ecobonus. Ora, con l’opportunità offerta dal superbonus 110% abbiamo voluto fare un discorso più completo inerente anche il settore della riqualificazione, e, insieme all’Università di Pisa, stiamo ultimando lo studio di un nuovo sistema che consente il consolidamento sismico e l’adeguamento termico dei fabbricati esistenti.
D. Come si compone la vostra rete commerciale?
R. Abbiamo diverse agenzie di rappresentanza distribuite in Toscana ed Emilia. Cerchiamo di fidelizzare gli agenti per instaurare un rapporto serio e duraturo nel tempo.
D. Operate in tutta Italia?
R. Siamo strutturati per operare prevalentemente nel Centro Italia. Copriamo la Toscana, l’Emilia Romagna, l’Umbria, il Lazio e, con il sistema Bioplus, arriviamo anche in Corsica e Sardegna. Dallo stabilimento di Piacenza distribuiamo anche in tutto il Nord Italia, fino in Val d’Aosta dove abbiamo realizzato diversi interventi di prestigio.
D. Quali sono i canali commerciali di BioPlus?
R. BioPlus viene distribuito in maniera diretta da Paver attraverso due canali principali: quello dei progettisti e quello dei costruttori. BioPlus offre al progettista la possibilità di realizzare una struttura antisismica, con un elevato isolamento termico e un isolamento acustico conforme alle nuove normative. In più, rispetto a una struttura tradizionale in cemento armato, consente di accelerare i tempi di esecuzione, con un notevole risparmio economico.
D. Il mondo delle rivendite edili è coinvolto nella distribuzione commerciale del prodotto?
R. Con i magazzini edili negli ultimi 15 anni abbiamo instaurato rapporti molto stretti, e ultimamente stiamo raggiungendo risultati commerciali che in passato erano inimmaginabili. Diciamo che, essendo un sistema costruttivo che comporta una certa formazione tecnica, il sistema BioPlus non viene distribuito direttamente attraverso il canale della rivendita edile. Tuttavia, se un cliente è fidelizzato al magazzino, nulla vieta di effettuare la fornitura tramite la rivendita. In ogni caso dobbiamo comunque intervenire noi, con il nostro ufficio tecnico, per analizzare il progetto e fare i giusti calcoli per quantificare il materiale è necessario.
D. Un sistema così raffinato è abbastanza compreso dal mercato?
R. Sì, chi costruisce con il sistema BioPlus, magari spinto la prima volta dal progettista o dall’immobliarista, lo utilizza anche le volte successive. Quindi anche l’impresa che non è particolarmente strutturata si trova a suo agio con questo sistema perché è semplice, veloce e facile da posare in opera.
D. Quali vantaggi offre il sistema?
R. Per quanto riguarda la parte progettuale il sistema BioPlus va a rispondere a diverse esigenze: strutturali, perché il sistema consente di realizzare edifici antisismici fino a quattro piani; energetiche, perché BioPlus consente di realizzare edifici con un elevato isolamento termico grazie a valori di trasmittanza di 0,22 W/m2K; acustiche, perché il sistema permette di realizzare pareti con valori di isolamento acustico in facciata di 57 dB, molto al di sopra dei valori imposti dalla normativa che si ferma a 40 dB. In più, oltre a vantaggi progettuali, il sistema
consente di ridurre notevolmente i tempi di costruzione generando un risparmio di circa il 30% rispetto a un sistema tradizionale.
D. Avete in atto delle iniziative per promuovere il sistema tra chi non lo conosce?
R. Facciamo molti convegni con gli ordini professionali o con Ance in modo da raggiungere tutte le categorie interessate: dai costruttori agli ingegneri, dagli architetti ai geometri.
D. E ora con il covid fate attività online?
R. Abbiamo organizzato dei webinar e dei meeting online. Tuttavia, il mondo dell’edilizia è ancora legato al rapporto personale, quindi cerchiamo sempre di aprire un contatto diretto con il professionista.
Case history BioPlus: complesso residenziale Borgonovo
Il sistema costruttivo BioPlus Paver è protagonista del complesso residenziale Borgonovo composto da cento unità abitative nella frazione Santa Lucia del Comune di Pontedera (Pisa). Distribuito su un lotto di circa 50 mila metri quadrati, il complesso è realizzato dall’impresa Sagittario del Gruppo Cavallini. L’obiettivo è quello di ricreare un borgo sul modello dei tipici casolari toscani di campagna, ma moderno ed efficiente grazie all’installazione di pannelli solari e un attento intervento di isolamento termico e acustico degli edifici. Per questo è stato scelto BioPlus di Paver, il sistema di blocchi cassero in calcestruzzo alleggerito a base di argilla espansa Leca, in grado di rendere l’edificio antisismico, fonoisolante, termoisolante. La posa a secco del materiale inoltre ha agevolato notevolmente l’esecuzione in cantiere.