Nuove sale per l’orchestra sotto la platea, buca orchestrale mobile, camerini, biglietteria rinnovata: lo storico teatro Donizetti di Bergamo ha cambiato volto e, soprattutto, è più efficiente. Merito dei lavori di restauro appena ultimati e che hanno coinvolto anche i locali per il bar principale e per quello del pubblico della galleria, il corpo ovest con gli uffici, le sala prove, le sale per catering e attività per il pubblico, i palchi, il soffitto di platea e del foyer. Non mancano gli interventi volti alla sicurezza, come il nuovo sipario tagliafuoco (15 metri di larghezza per 12 di altezza, per un peso di circa 25 tonnellate). Tra i dati realtivi all’intervento, spiccano le quasi 240 tonnellate di acciaio per rinforzi strutturali, nuove costruzioni e facciate, 100 chilometri di nuovi cavi per gli impianti. Il progetto è stato curato dallo Studio Berlucchi di Brescia è realizzato dalla Fantino Costruzioni con Notarimpresa.
Il cantiere ha coinvolto da 50 a 80 persone al giorno, per circa 32.500 giorni di lavoro totali per quasi 260 mila ore di lavoro complessive.
I lavori di restauro sono durati quasi tre anni, allungati dal blocco per la pandemia, con un costo di circa 18 milioni di euro a carico delgli enti pubblici (ministero per i Beni Culturali, Comune di Bergamo, Regione), ma anche con il contributo di privati (grazie al credito d’imposta introdotto dal governo Renzi nel 2014) pari a circa 9,5 milioni.